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Ztl e zone blu a Palermo, l'ira dei commercianti: "Riavvio ingiustificato"

"Molti negozianti non riapriranno, altri dovranno adeguarsi alle misure anti Covid-19 per ripartire in totale sicurezza, ma dovranno affrontare perdite economiche drammatiche. A Palermo, alla situazione già critica si aggiungono la riattivazione della Zona a traffico limitato e quella delle zone blu, come se i commercianti non fossero già abbastanza penalizzati". A dirlo è Francesca Costa, presidente di Confesercenti Palermo, dopo l'annuncio dell'amministrazione comunale sul riavvio dal 18 maggio della Ztl e delle aree di parcheggio a pagamento.

"La nostra associazione - prosegue - aveva già evidenziato l'esigenza di una proroga della sospensione, necessaria per non gravare ulteriormente sugli esercenti già messi in ginocchio dal lungo lockdown e per agevolare gli spostamenti  di chi deve recarsi al lavoro o acquistare beni essenziali. Quelli della riapertura - prosegue Costa - saranno giorni cruciali e la fase di adeguamento sarà ancora più dura. Proprio per questo in molti comuni italiani la sospensione del provvedimento è già stata estesa, almeno per tutta la durata dell'emergenza sanitaria ".

"Lo stop alle attività - sottolinea Massimiliano Mangano, vice presidente vicario di Confesercenti Palermo e responsabile dell'Area Commercio - ha già provocato danni irreparabili. In città molti negozi non rivedranno la luce il 18 maggio e quelli che apriranno hanno aspettative drammatiche. Basti pensare che il settore dell'abbigliamento e delle calzature è già crollato in seguito all'annullamento di cerimonie ed eventi che in questo periodo dell'anno riescono a far respirare molte attività. Tra l'altro - aggiunge Mangano - il ritorno della Ztl non si può giustificare con il rischio inquinamento: molti cittadini sono in cassa integrazione, altri hanno perso il lavoro, una buona percentuale svolge le proprie attività in smart working e le scuole sono chiuse: il traffico, se ci sarà, sarà ridotto al minimo. E' un momento molto delicato per l'economia di ogni città, i commercianti attendono soluzioni più adeguate".

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