Aerolinee Siciliane spa, che venerdì prossimo, a Catania, presenterà la compagnia e il cronoprogramma, conferma che «non c'è e non è possibile alcuna trattativa con il governo regionale. Le recenti contraddittorie e inspiegabili dichiarazioni pubbliche di vari esponenti del governo regionale non ci riguardano in alcun modo».
Aerolinee Siciliane ribadisce che è una compagnia aerea che «si basa sull'azionariato diffuso, competenze manageriali e tecniche che in Sicilia sono estremamente rare e, per quanto è possibile sapere, sono concentrate nella nostra impresa. Poiché i sottoscrittori sono lavoratori, imprese, pensionati, anche disoccupati che credono nello sviluppo della Sicilia su base privatistica, la nostra società ha intenzione di tutelare il buon nome e la reputazione di ognuno di noi».
«Le uniche notizie che abbiamo circa le iniziative regionali - prosegue la nota della compagnia - risalgono alla loro volontà di acquistare tre aeroplani nuovi, con una spesa di trecento milioni di euro, per procedere poi all’affidamento dei velivoli a una compagnia aerea privata come la danese Dat. Come noto, si tratta della stessa compagnia per la quale il sindaco di Lampedusa ha chiesto la rescissione contrattuale».
Aerolinee Siciliane sottolinea che «la prenotazione di un velivolo nuovo presuppone un’attesa di alcuni anni, oltre a richiedere la creazione dal nulla di procedure amministrative e autorizzazioni degli organi di controllo, al momento non esistenti».
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