Il Cga ha sospeso ordinanza del Tar Sicilia sui giovani agricoltori, che aveva bloccato 260 milioni di euro di fondi europei (PSR), ritenendo preminente l'interesse pubblico.
Una buona notizia proprio alla vigilia di Natale per i tanti giovani che avevano subito una doccia gelata nei giorni scorsi. La somma bloccata comprende le risorse della misura 6.1 e quelle collegate della 4.1 (investimenti), della 6.4a (agriturismo) e della 8.1 (forestazione).
Il 4 dicembre scorso il Tar aveva sospeso l’efficacia dell’ultimo elenco dei beneficiari che era stato approvato con decreto del dirigente generale n. 1606 del 31 luglio, e aggiornato poi con il n. 2473 del 3 ottobre. Sono stati già emessi i primi decreti di finanziamento che sono 800 sui 1.600 totali.
In pratica a luglio è stata redatta una prima graduatoria ma chi è rimasto fuori ha protestato, la vicenda è finita sui tavoli dell’Autorità di gestione del PSR, del quale massima espressione è il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta.
L'assessorato ha quindi "aperto" una finestra di un mese con una nuova procedura. Molti hanno partecipato e la graduatoria è stata stravolta: chi a luglio si trovava ai primi posti è finito in coda e questi ultimi hanno presentato ricorso al Tar.
I giudici amministrativi, verificando le graduatorie, hanno dato ragione, bloccando tutto. Secondo il Tar gli uffici del dipartimento Agricoltura avrebbero fatto tutto in fretta per evitare che i fondi europei non spesi tornassero a Bruxelles.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera ha quindi deciso di ricorrere al Consiglio di Giustizia Amministrativa e, adesso, il nuovo capitolo: il CGA ha sospeso l'ordinanza del Tar Sicilia e ha fissato la camera di Consiglio per la discussione al 15 gennaio del 2020.
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