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Porti, 23 milioni di euro spesi da crocieristi in Sicilia Occidentale

Nel 2019 il traffico crocieristico nei porti dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia Occidentale ha fatto registrare circa 600mila passeggeri che avrebbero speso, a terra, quasi 23 milioni di euro, per un valore medio di circa 40 euro. Emerge dallo studio di 'Risposte al turismo' per l’Authority.

Considerate le navi approdate e il personale di bordo, è tenuto conto che non tutti i membri degli equipaggi scendono a terra durante le toccate, si è stimato che le presenze quest’anno siano state circa 67mila. Applicando il dato di spesa media europea fornita da Clia (24,50 euro), lo studio attribuisce così all’area della Sicilia occidentale una ricaduta diretta delle spese dei membri dell’equipaggio pari a oltre 1,6 milioni di euro.

Quanto alle spese delle compagnie per gestire l’arrivo e la movimentazione delle navi, sono state considerati i singoli approdi distinguendo la tipologia di navi così come l’effettuare operazioni di transito o di homeport. Dai calcoli, emerge un valore di spesa delle compagnie di crociera nei porti dell’Autorità di Sistema Portuale pari a 3,5 milioni di euro, che esclude i costi di tour operating di escursioni a terra per non duplicare il valore già incluso nella spesa dei crocieristi.

Considerando le tre voci, i valori portano a indicare in quasi 29 milioni di euro la stima sulla spesa diretta totale generata dal fenomeno crocieristico nell’anno corrente. Secondo lo studio, infine, l’attività crocieristica nei porti dell’Autorità attiva 574 unità di lavoro complessive che implicano quasi 14 milioni di euro in redditi, e generano ricadute totali - dirette, indirette e indotte - stimabili in 66 milioni di euro.

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