Per contrastare le frodi sulle accise e sui diritti doganali arrivano 800 assunzioni in tutto all'Agenzia delle Entrate (500) e alle Dogane (300). Il potenziamento degli organici fa parte del Dl Fisco diventato legge.
La caccia agli evasori è uno degli elementi cardine della politica del governo che conta di recuperare almeno 3 miliardi di euro di tasse non pagate. Per farlo, l'esecutivo ha pensato di potenziare le agenzie fiscali con personale in grado di scovare chi non è in regola. Cinquecento le nuove assunzioni previste all’Agenzia delle Entrate, trecento a quella delle Dogane a partire dal 2020.
L'aumento degli organici è possibile grazie a un intervento: oltre 100 milioni sono stati recuperati dal governo ripescando risorse stanziate in fondi e accantonamenti non utilizzati, che reinvestirà per salvare l’occupazione e rifinanziare gli ammortizzatori sociali.
Potenziare la macchina fiscale diventa una necessità anche alla luce della carenza di personale che deriva da nove anni di blocco del turn over e dall'uscita anticipata dei pensionati in vista con Quota 100. Secondo quanto si prevede, le nuove assunzioni all'Agenzia delle Entrate saranno frutto di concorsi, attraverso i quali saranno selezionati, già dal 1° luglio 2020, i primi 120 tirocinanti che percepiranno per sei mesi un compenso complessivo di 19 mila euro lordi. Conclusi i se, come avviene per prassi, i candidati dovranno sostenere un esame finale per l'assunzione a tempo indeterminato.
Per l'agenzia delle Doga, da quanto si apprende, dovrebbero essere banditi due diversi concorsi: uno per 200 posti da inquadrare nell’area II, terza fascia retributiva, e uno per 100 funzionari di area III.
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