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Conte vuole la riforma Irpef, nuove aliquote e no-tax area: chi pagherà meno tasse

La riforma Irpef a cui sta pensando il governo potrebbe comportare un risparmio tra i 300 e i 1.360 euro per le fasce di reddito fino a 28.000 euro. Ma, intervenendo sulle sole aliquote più basse, l'effetto sarebbe quello di trascinare lo sconto anche su tutti gli altri contribuenti che hanno un reddito superiore.

Sarebbe una conseguenza dell'arrivo di un'aliquota al 20% al posto di quelle del 23 e del 27%. Un impatto significativo che è possibile calcolare se venisse introdotta la misura alla quale ieri ha accennato il premier Giuseppe Conte, riforma che potrebbe affacciarsi se in futuro il gettito della lotta all'evasione fosse consistente. Il calcolo è fatto al netto del bonus degli 80 euro, che è possibile fare solo 'giocando' con le aliquote e la no-tax area, senza però considerare nuove detrazioni o modifiche che sempre accompagnano una riforma fiscale dell'Irpef.

Chi pagherà meno. Lo sconto, sulle fasce di reddito basso tra i 10.000 e i 28.000 euro, sarebbe crescente. In particolare il lavoratore dipendente che guadagna 10.000 euro paga ora 587 euro di Irpef, grazie alla riduzione prevista dalla no tax area: con un'aliquota in discesa dal 23 al 20% l'importo scenderebbe a 287 euro e il risparmio sarebbe di 300 euro, dimezzando l'importo iniziale. Ora si applica un'aliquota del 25% fino a 15.000 euro: a questo livello l'Irpef da pagare è pari a 2.153.

L'eventuale riduzione di aliquota porterebbe uno sconto di 450 euro, facendo scendere l'imposta a 1.703 euro. Il beneficio diventa più consistente quando si passa alla fascia di reddito ora tassata al 27%. Diventa di 800 euro per il lavoratore che guadagna 20.000 euro, di 1.150 euro a quota 25.000 euro, a 1.360 euro per chi dichiara 28.000 euro. Sopra questa soglia, se le aliquote non fossero toccate, rimarrebbe fermo anche la riduzione d'imposta di 1.360 euro.

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