"Disco verde oggi dal Consiglio dei ministri all'articolo 22 della Finanziaria regionale che libera le mani dei Comuni dai vincoli della legge Madia, permettendo loro di assumere i lavoratori precari già al servizio delle amministrazioni. La norma sfugge pertanto alla temuta impugnativa governativa, che avrebbe scaraventato nuovamente nel baratro dell'incertezza tantissimi lavoratori, che ora, invece, toccano con mano il sogno della tanto agognata stabilizzazione", afferma una nota del M5S.
"È una grande vittoria per la Sicilia - afferma il deputato regionale Giancarlo Cancelleri - e, soprattutto, scriviamo la parola fine sull'orrenda vicenda del precariato all'interno dei Comuni siciliani. Oggi questi lavoratori potranno guardare con maggiore serenità al proprio futuro, i sindaci al proprio incarico, i cittadini alle potenzialità dei Comuni, che potranno garantire maggiori e più efficienti servizi".
"La fine del precariato è finalmente una realtà e questo grazie al M5S che - prosegue - ha bene interpretato la norma e ha sventato una possibile impugnativa, dando tutti i necessari riferimenti e tutte le pezze d'appoggio a chi all'interno del Cdm doveva valutare. Fondamentale il ruolo di Di Maio e del premier Conte per garantire questo diritto ai siciliani, che da più di 25 anni vivono nel precariato e ora possono toccare con mano quella stabilizzazione che agognavano e che meritavano".
“Da domani i lavoratori precari a tempo determinato in tutti gli enti locali potranno essere assunti a tempo indeterminato. Il consiglio dei ministri che si è tenuto oggi non ha impugnato la norma regionale del 2019 e così si chiude una lunga pagina del precariato in Sicilia”. E quanto dichiara Giuseppe Badagliacca, segretario generale regionale del Csa.
“La mancata impugnativa del governo nazionale, - aggiunge il segretario del Csa - chiude definitivamente questa pagina nera che riguarda migliaia di lavorati a tempo determinato che assicurano servizi fondamentali alla cittadinanza in tutti gli enti della Regione Sicilia. Finalmente, la legge non lascia più dubbi alle interpretazioni, ma soprattutto da certezza ai lavoratori sui propri diritti senza che si corrano rischi per il futuro. Il Sindacato Csa chiede quindi la trasformazione immediata dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato”.
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