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Dalle mandorle ai pistacchi, in Sicilia nasce il distretto della frutta in guscio

Dalla mandorla al pistacchio, dal nocciolo alla carruba, la castagna e la noce. Agricoltori, trasformatori e rappresentanti dei maggiori produttori creano il Coordinamento Regionale della frutta in guscio siciliana per gestire al meglio il trend di crescita che il settore sta conoscendo in questi anni.

L’assemblea costitutiva è fissata per sabato prossimo alle 10, in una sala dell’Outlet Village di Enna. «Dopo decenni di profonda crisi la produzione di frutta in guscio sta registrando nella nostra regione una significativa crescita di investimenti e superfice coltivata - spiega Corrado Bellia, direttore del Consorzio di tutela della mandorla di Avola - I motivi sono da ricercare nel trend mondiale che nell’ultimo decennio ha segnato incrementi annui superiori anche al 10%, sia nella produzione che nel consumo di frutta secca per usi dietetici, nella pasticceria, gelateria, gastronomia. La frutta in guscio siciliana può, quindi, riprendere un posto di rilievo sui mercati italiani ed esteri e tornare a produrre reddito e occupazione in ampie aree della Regione», sottolinea.

I promotori del coordinamento sono il Consorzio di tutela e miglioramento della filiera Mandorla di Avola, l’Associazione Produttori Mandorla Sicilia, la O.P. La Mandorla, il Consorzio di tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP, l’Associazione Pistacchio Valle del Platani, il Comitato per la tutela della Biodiversità delle colture mandorlicole, l’Associazione Carex, l'Associazione Vivaisti Forestali, il Consorzio Produttori Agricoli Val Platani, l’Associazione Frutto dei Nebrodi, l'Associazione Produttori di Mandorla Chiricupara e Pistacchio di Cava Ispica.

«Fondamentale in tal senso - conclude Bellia - l'attuazione del Piano di settore Regionale che prevede specifici Piani di attività e azioni di ricerca e innovazione a sostegno della produzione, promozione e valorizzazione della frutta secca siciliana».

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