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Reddito di cittadinanza anche a chi si mette in proprio, aiuti a chi accetta un lavoro lontano da casa

La platea del reddito di cittadinanza sarà di quasi 5 milioni di persone, 1,7 milioni di famiglie.

Nell'ultima bozza della relazione di accompagnamento al decreto atteso ormai in settimana, il governo torna ad indicare il numero di beneficiari da sempre designato dai padri pentastellati della misura, ridotto di qualche centinaio di migliaio nelle prime bozze del provvedimento, ma subito corretto nella versione più aggiornata. La platea dunque aumenta, ma gli stanziamenti restano quelli noti: 6,1 miliardi per
reddito e pensioni di cittadinanza nei nove mesi di applicazione del 2019, da aprile a dicembre.

IN MEDIA 391 EURO A FAMIGLIA, 138 EURO A PERSONA - Dividendo a spanne l'ammontare del fondo previsto in manovra per il numero stimato dei beneficiari e per gli interi potenziali nove mesi di percezione del sostegno si ottengono poco meno di 400 euro medi a famiglia e poco meno di 140 persona. In base al testo del decreto finora circolato, il beneficio economico andrà comunque da un minimo di 40 a un massimo di 780 euro mensili. Il reddito sarà scomposto in una componente massima di 500 euro a famiglia a cui aggiungere eventuali 280 euro per l'affitto. La pensione di cittadinanza ammonterà invece ad un massimo di 630 euro a cui aggiungere eventuali 150 euro al mese per l'affitto. Un'integrazione di 150 euro è prevista anche per il mutuo.

LAVORO OVUNQUE MA SOLO DOPO 18 MESI E CON AIUTO - I beneficiari del reddito di cittadinanza dovranno accettare un'offerta di lavoro su tutto il territorio nazionale dopo 18 (e non più 12) mesi di fruizione del sostegno e in quel caso potranno continuare a goderne ancora per tre mesi "a titolo di compensazione per le spese di trasferimento sostenute". Dunque, nei primi sei mesi di fruizione del reddito sarà considerata congrua un'offerta entro 100 chilometri dalla residenza, tra il sesto e il diciottesimo mese entro 250 chilometri ed oltre il diciottesimo mese, nel secondo ciclo di erogazione del reddito, ovunque in Italia, nel caso in famiglia non ci siano minori né disabili.

POSSIBILI DUE NO, MA DOPO 12 MESI OBBLIGO ACCETTARE LAVORO - Chi ha diritto al reddito cercando attivamente lavoro, potrà rifiutare fino a due offerte, accettando la terza. Tuttavia, dopo 12 mesi di fruizione del beneficio, non si potrà più rifiutare alcuna offerta 'congrua' (dunque entro 250 chilometri dalla residenza), pena la decadenza del sostegno.

INCENTIVI ALL'IMPRENDITORIALITA' - Oltre agli incentivi alle imprese che assumono, sono previste agevolazioni anche per mettersi in proprio. Se un beneficiario o più beneficiari nel nucleo familiare aprono un'impresa o iniziano un'attività di lavoro autonomo, il nucleo riceve due mensilità a titolo di incentivo; il cambiamento di stato va comunicato entro 30 giorni all'Inps (pena l'esclusione dal
reddito). Allo stesso tempo, ai beneficiari che avviano un'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio è riconosciuto in un'unica soluzione un beneficio addizionale pari a sei mensilità, pari dunque ad un massimo di 4.680 euro.

INTANTO SCENDE IL POTERE D'ACQUISTO - La foto scattata dall'Istat nel terzo trimestre del 2018 mostra come il reddito disponibile delle famiglie sia aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. Di conseguenza, la propensione al risparmio è stata pari all'8,3%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, e (a fronte di una variazione dello 0,3% del deflatore implicito dei consumi), il potere d'acquisto è diminuito dello 0,2%.

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