«Molto presto uscirà il testo finale, per partire da aprile con l’erogazione», spiega Pasquale Tridico, docente di Economia del lavoro e consigliere del vicepremier Di Maio, intervistato dal Corriere della Sera sul reddito di cittadinanza, del quale precisa i criteri: «La misura piena, cioè 780 euro al mese, è per un individuo che paga un affitto e ha Isee zero. Se è già proprietario di casa, l’importo si riduce».
«C'è in sostanza un 'housing support' sul modello che c'è in altri Paesi d’Europa», «si sta ragionando su una misura fino a 500 euro più 280 per l’affitto. In questa ipotesi, chi vive nella casa di proprietà prenderebbe al massimo intorno a 500 euro». Per ricevere l’assegno «sarà necessaria la domanda, anche se a regime, con l’Isee precompilato, per i possibili beneficiari ci sarà un meccanismo quasi automatico di conoscenza del diritto al beneficio e della possibilità di fare domanda».
Il requisito è l’Isee della famiglia: «Non deve superare 9.360 euro. Ma si terrà conto della numerosità del nucleo», «non sarà un mero sussidio», ma «condizionato ad un Patto di servizio per il reinserimento nel mercato del lavoro, la ricerca attiva e documentata di lavoro, la frequenza a corsi di formazione e la disponibilità a lavori utili alla comunità. In questo contesto gli abusi sono difficili, se non impossibili». E «si possono controllare tutti. Stiamo parlando di 5 milioni di potenziali beneficiari. Non sono numeri impossibili».
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