Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Opere ferroviarie sul binario morto: a rischio fondi Ue per 400 milioni

PALERMO. Ci sono gli ultimi sessanta metri di scavo della galleria ferroviaria «Giustizia-Lolli», tra Palermo e Carini, da effettuare dopo una lunga trafila burocratica di autorizzazioni ambientali. C’è il raddoppio Cefalù-Ogliastrillo fermo dal 2014 e ancora in attesa di una fresa per lo scavo in galleria. E c’è l’anello ferroviario di Palermo che arranca tra mille polemiche burocratiche e giudiziarie.

In tutto quasi 400 milioni di euro di progetti che dovevano accelerare in maniera consistente la spesa dei fondi europei del periodo 2014-2020 e che rischiano invece di affossarne il cammino. Perché se entro il 2018 non saranno sbloccate procedure per 3,4 miliardi la Regione rischia di dover restituire parte delle somme a Bruxelles.

Non solo criticità nei rifiuti dunque, settore dove sono al palo circa 100 milioni per carenza di personale e professionalità adatte negli uffici della Regione e nei Comuni. I ritardi riguardano anche le grandi opere ferroviarie, tanto che la Commissione europea e l’Agenzia nazionale per la coesione territoriale hanno chiesto alla Regione dei correttivi

Digital Edition
Dal Giornale di Sicilia in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Caricamento commenti

Commenta la notizia