
SAN VITO LO CAPO. Doveva essere un paradiso della nautica da diporto e invece si trova in un purgatorio fatto di inchieste, burocrazia e problemi di progettazione che ne hanno frenato lo sviluppo. Il Golfo di Castellammare potrebbe ospitare quasi 2.500 imbarcazioni turistiche, è una delle mete più ambite dai diportisti stranieri ma al momento i posti in funzione sono solo poco meno della metà e neanche tutti sicuri.
Questo tratto di costa siciliana è un po’ il simbolo del sogno naufragato di fare dell’Isola la regina delle portualità turistica. Un progetto lanciato una decina di anni fa dalla Regione con l’ambizione di raddoppiare i 10 mila posti barca che però ha dovuto fare i conti con una serie infinita di problemi: le competenze sui porti alla Regione sono spezzettate tra mille uffici e settori, i progetti spesso sono carenti, accedere ai finanziamenti è complicato, le strutture necessitano di continua manutenzione, mancano i servizi».
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2 Commenti
Michele
10/05/2017 17:19
A trapani come ad Erice non esiste un posto barca organizzato ne non a pagamento da privati. Qualcuno dei candidati sindaco ha le palle per affrontare questo problema o dobbiamo continuare a sentire cazzate in campagna elettorale ?
Bertoldo
11/05/2017 13:56
La verità è che la Regione Sicilia, pur avendo competenza esclusiva su mezza portualità siciliana non ha, non dico una politica al riguardo, ma manco una sia pur lontana idea di come si amministrino queste risorse che per noi rivestono grande importanza. O meglio: per noi che ci ricordiamo che la Sicilia è un'isola sicuramente.