PALERMO. Sciopero di tutto il settore della vigilanza privata in Sicilia. Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno comunicato che tutti i lavoratori del settore incroceranno le braccia l'11 aprile e si riuniranno davanti alla prefettura di Palermo dalle 9 alle 18. Prevista la presenza di una delegazione di 500 lavoratori. La protesta è legata alle anomalie delle regole del settore denunciate dai sindacati. Mimma Calabrò e Marianna Flauto, al vertice dei due sindacati, parlano di un “imbarbarimento del settore, che oggi è più che mai indebolito” e della “nascita di piccole imprese le quali, fuori dalle regole, riescono a stare sul mercato creando le condizioni di una concorrenza sempre più sleale che non si misura sull'efficienza, sulla competenza e sull'esperienza ma sull'abbattimento dei costi in dispregio delle più elementari norme contrattuali e di legge che regolamentano i rapporti di lavoro in barba al livello della qualità del servizio e a danno dei fruitori”. In particolare l'attenzione è puntata sull’aggiudicazione delle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi di vigilanza. A fronte di un costo medio orario del lavoro fissato in 21 euro nelle tabelle ministeriali, i bandi sarebbero stati assegnati alle aziende al massimo ribasso scendendo anche fino a 13 euro. "È quanto successo all’aeroporto di Catania - si legge in una nota dei sindacati - dove Sac, la società che lo gestisce è stata espletata la gara per il sevizio di sicurezza in ambito aeroportuale e a vincere è stata una società che ha proposto un ribasso del 51,86 per cento per un totale di 13,17 euro". "Dopo avere inviato due richieste al prefetto - dicono i sindacati - a questo punto i lavoratori ritengono che l'iniziativa di protesta sia l'unica soluzione".