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Municipi siciliani, i messinesi i più costosi: ecco quanto si spende per mantenerli

Comune di Roccafiorita, in provincia di Messina

PALERMO. Un chilometro quadrato di superficie e 222 abitanti. Roccafiorita è il Comune più piccolo della Sicilia, sia per estensione che per popolazione: ed è quasi fisiologico che il centro della Valle d’Agrò, quasi a metà strada tra Messina e Taormina, si trovi in testa alla classifica delle spese di amministrazione pro capite dei Comuni dell’Isola. Lo rivela la classifica stilata da Openpolis, associazione che sbircia i cosiddetti open data, ossia i dati resi pubblici dalle amministrazioni.

È chiaro che bisogna leggere i numeri in rapporto agli abitanti: Comuni con pochi abitanti, e troppo personale rispetto alla popolazione, sono quasi «condannati» a spendere di più, per media pro capite, rispetto ai capoluoghi. Così la top ten siciliana, oltre a essere dominata dalla provincia di Messina, è occupata da centri più o meno sconosciuti, se non si è proprio ferrati in geografia.

Ecco quali sono (tra parentesi la spesa di amministrazione pro capite), cominciando da un gruppo di Comuni del Messinese, intervallati da Sclafani Bagni (che è in provincia di Palermo, 1523 euro) e Comitini (Agrigento, 1312 euro). Le amministrazioni peloritane, nebroidee e joniche sono Roccafiorita (2095 euro), Mongiuffi Melia (1646), Leni (1431), Gallodoro (1422), Floresta (1312), Basicò (1282), Raccuja (1250), Mojo Alcantara (1250 euro).

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