BRUXELLES. Il diritto dell'Unione non impedisce ad uno Stato membro di opporsi, in alcune circostanze, a licenziamenti collettivi nell'interesse della protezione dei lavoratori e dell'occupazione: lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell'Ue in una sentenza che riguarda un caso greco.
La società greca AGET Iraklis, che produce cemento e il cui principale azionista è la multinazionale francese Lafarge, aveva contestato la decisione del Ministero del Lavoro di non autorizzare il suo piano di licenziamento collettivo.
Secondo la Corte però, nell'ambito di una normativa nazionale del genere che comunque deve conciliare protezione dei lavoratori e libertà di stabilimento e d'impresa, i criteri giuridici che l'autorità competente deve applicare per potersi opporre ad un piano di licenziamento collettivo non possono essere formulati «in maniera generica e imprecisa».
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