
PALERMO. I trasferimenti del gruppo Almaviva di Palermo sono stati sospesi per una settimana. Nel frattempo, dovrebbero proseguire le trattative fra Governo, azienda e sindacati per trovare una soluzione.
Questa notte alle 3,03 il viceministro Bellanova ha twittato: “Tavolo aggiornato a mercoledì prossimo per consentire assemblee dei lavoratori. Nel frattempo trasferimenti sospesi. #almaviva #palermo”. Ma i vertici di Almaviva non hanno comunicato nulla di ufficiale ai lavoratori.
I sindacati spiegano: “Abbiamo chiesto nuovamente ad Almaviva di sospendere i trasferimenti in atto. L'azienda ha dichiarato che, per la prossima settimana non verranno intraprese azioni unilaterali in relazione ai trasferimenti in modo da non compromettere lo svolgimento delle assemblee.sindacali e riaggiornare la trattativa sulla commessa Enel a mercoledì prossimo 26 ottobre alle ore 11 presso il Mise”.
“Di certo non è un risultato che ci rende soddisfatti, intanto però avremo a disposizione una settimana per le assemblee e per il nuovo tavolo già fissato per il 26 ottobre”, affermano Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani e Eliana Puma Rsu Fistel, dopo la lunga trattativa al Mise di questa notte conclusa alle tre di mattina con questo esito.
Gli operatori dei call center Almaviva restano sul piede di guerra. In mattinata nuovo raduno in via Marcellini con i lavoratori per fare il punto della situazione. Questa sera il concentramento è fissato per le 20 davanti al teatro Real Santa Cecilia a Palermo dove è prevista la presenza del premier Renzi. Altro raduno anche sabato mattina a piazza Verdi perché il presidente del consiglio inaugurerà l’anno accademico dell’Università degli studi di Palermo.
Il confronto tra Governo, Enel, Exprivia, Almaviva e sindacati è stato molto complicato e non ha prodotto un risultato che possa essere considerato pienamente soddisfacente. “Il nuovo committente Exprivia si è resa disponibile per assumere 297 su 395 lavoratori . Sulla carta 98 lavoratori rimarranno in Amaviva. Il nuovo committente ha ribadito che assumerà 14 persone full time ad otto ore lavorative, 79 part time a sei e 204 a quattro ore. La proposta iniziale che prevedrebbe nuove assunzioni al terzo livello del Ccnl con contratti a tutele crescenti”, spiega Alice Corso delle Rsu Slc Cgil.
Ma il governo e i sindacati chiederanno a pressare sull'azienda Exprivia per ottenere una formulazione che tenga conto del mantenimento della tutela ex art 18.
Intanto i lavoratori Almaviva legati alla commessa Enel chiedono il blocco dei trasferimenti a Rende previsti per il 24 ottobre.
4 Commenti
giuseppe
21/10/2016 14:02
Io forse non capisco, ma come mai io mi sposto da cantiere a cantiere, facendo lo zingaro, in tutto il sud italia per cercare di lavorare sempre ed altri vogliono forzare la regola del libero mercato per obbligare una società ad assumere personale alle condizioni richieste dal personale e sindacati. Io proporrei ai sindacati e lavoratori di formare una bella cooperativa e proporsi in prima persona e quindi finalmente togliere l'impresa che è sempre vista come sfruttatrice del lavoro altrui.
Tano
21/10/2016 14:23
Per il semplice fatto che il lavoro di cantiere lo puoi fare solo "nel cantiere". Al contrario, quei 150 operatori di call center possono fare quello che fanno da palermo, da rende o da Aosta, senza che cambi nulla. Pertanto, se li vogliono spostare a Rende, la cosa puzza di licenziamento camuffato.
max
21/10/2016 17:42
Infatti, Giuseppe, questo non è libero mercato, ma è però grazie a questo sistema che i furbetti del quartiere de-localizzano anche all'interno del paese stesso sfruttando le zone geografiche dove sanno che è necessaria una tempestiva azione per diminuire la disoccupazione al pari di quella che lasciano, ma questo, per loro, serve esclusivamente a dare il destro a politici e sindacalisti di farsi “clienti” e intascarsi tanti bei soldi. Chi dovrebbero pagare sono proprio loro, politici e sindacalisti, che concedono agli amici di turno, questa specie d'imprenditori nostrani, la possibilità d'inserirsi nel mercato a costi stracciati e senza nessun rischio, tenendo ben presente che nemmeno queste condizioni servono a dare loro meriti nel dimostrare di sapere condurre le aziende in modo duraturo e questo per il semplice motivo che non sono VERI imprenditori. In Italia vale il proverbio: “cu avi un parrinu iavi u iardinu” per diventare chiunque.
giuseppe
21/10/2016 19:40
Ma se li vogliono trasferire a Rende ci sarà un motivo, probabilmente hanno una struttura idonea alle loro esivenze lì o comunque una loro convenienza. Che senso avrebbe spostare tutto quel personale senza avere un ritorno economico, e comunque se l'idea sarebbe di licenziare, il servizio da chi sarebbe svolto, dovrebbero assumere nuovamente del personale, riformarlo, non so fino a che punto sarebbe conveniente. Mio padre mi ha insegnato che si va dove c'è il lavoro, certo se le persone credono che oggi per andare a lavorare lontani da casa chissa quanto devono guadagnare, forse non hanno capito nulla. Io ho 41 anni in questo momento sto lavorando guardacaso a Rende, che vi assicuro non è assolutamente una baraccopoli, sono della provincia di Palermo e quando mi va bene vado a casa ogni 15 giorni , parto il venerdì pomeriggio e ritorno il lunedì prestissimo, ho moglie e figlio, guadagno gli stessi soldi di quando sono vicino casa. Solo chi fa la mia stessa vita può capire cosa significa essere sacrificati, cosa che chi è seduto al caldo in inverno ed al freddo d'estate non capisce. Dimenticavo la notte non dormo perché ho anche delle belle responsabilità. Se un lavoro non mi sta bene passo avanti altrimenti stringo i denti e ringrazio comunque per l'opportunità.
Cino
21/10/2016 15:17
E in tutto questo nessuno pensa agli abitanti di Rende che si vedrebbero arrivare in paese centinaia di palermitani.
Tullio
21/10/2016 16:07
Meglio dare il lavoro a quelli di Rende.
Conan il Bassotto
21/10/2016 16:11
Altro che Almaviva! A me sembra Almamorta con tutte queste prese in giro per i lavoratori e il MISE ammetta le proprie colpe, anzicchè continuare a giocare!
Giuseppe
24/10/2016 23:44
Per Giuseppe: io guadagno 700€ netti con Almaviva, 20h settimanali, mi dici come campo a Rende? Trattasi di licenziamento camuffato da trasferimento, quello che vuole l'azienda, che intanto si sta liberando di altri 300 suoi lavoratori che passeranno dal 1/1/2017 alla nuova azienda che ha vinto la gara Enel che prima era di Almaviva.