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Cultura, bloccati alla Regione contributi per un milione: eventi a rischio

Carlo Vermiglio - Assessore per i beni culturali e l'identità siciliana

PALERMO. Bloccati alla Regione contributi per un milione di euro che l’assessorato dei Beni culturali ogni anno eroga direttamente a decine di associazioni siciliane. Il bando è stato pubblicato nel dicembre dello scorso anno ma da allora l’iter sembra essersi fermato nonostante gli eventi previsti debbano svolgersi entro l’anno.

Lo denunciano alcune associazioni con un post su Facebook dove chiedono all’assessore Carlo Vermiglio notizie sulla graduatoria e denunciano difficoltà nell’organizzazione degli eventi senza certezza sulle risorse.

Si tratta delle iniziative direttamente promosse dall’assessorato per valorizzare il territorio e organizzare eventi culturali e di carattere scientifico. In bilancio si era arrivato a stanziare circa un milione, somme destinate a eventi che però dovevano svolgersi entro il 2016.

“Si rischia che tutto vada in fumo – dice Vito Rizzo, uno dei responsabili delle associazioni in attesa dei fondi - così renderemo vane le aspettative di chi ha lavorato ai progetti e soprattutto perderemo la possibilità di promuovere le infinite bellezze e ricchezze culturali della nostra Sicilia”.

Tra l’altro le associazioni segnalano come una parte sostanziosa delle somme sia stata destinata a eventi direttamente promossi dalle istituzioni regionali come le Sovrintendenze, una mossa che renderebbe meno trasparente la gestione delle risorse.

L’assessore Vermiglio conferma la destinazione delle risorse "prioritariamente al finanziamento delle iniziative promosse dagli istituti e dai luoghi della cultura regionali”, ma motiva la scelta col tentativo di "scongiurare l’erogazione di finanziamenti a pioggia che prescindano da un atto programmatico”.

Quindi l’assessore assicura di avere “sollecitato il dipartimento affinché garantisse la massima trasparenza nei procedimenti di valutazione e conseguente selezione delle iniziative ammissibili, avendo esclusivo riguardo allo spessore culturale, alle finalità previste dalla norma ed alla capacità di attuazione dei soggetti proponenti”.

L’assessore ammette poi il ritardo nella valutazione delle istanze e spiega che “stiamo incidendo sulla normativa regolamentare allo scopo di snellire le procedure, garantendo, sin dal prossimo esercizio, l’utilizzo tempestivo delle risorse, inserite in una programmazione strategica e sinergica con i nostri Istituti”.

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