PALERMO. Arrivata sul filo di lana la firma da parte del ministero dell'Ambiente dell'ordinanza per la gestione dei rifiuti in Sicilia. La conferma arriva dell'entourage del sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone. L'ordinanza permetterà di procedere con il piano così come concordato nelle settimane scorse fra Roma e la Regione.
E' stata così evitata in Sicilia una nuova emergenza rifiuti. Già ieri era atteso da Roma il via libera per il provvedimento del presidente della Regione, Rosario Crocetta, sulla gestione del settore nell'Isola nei prossimi mesi.
Un documento che ha lo scopo di prorogare l'autorizzazione per centinaia di Comuni a conferire in discarica e che è scaduto proprio ieri. L'accordo però non ha tardato ad arrivare e così quasi tutti i siti oggi hanno chiuso i battenti e respinto i camion. Il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, aveva lanciato un appello ai cittadini: "Non conferite più i rifiuti nei cassonetti fino a quando non sarà superata l'attuale emergenza, determinata dal mancato rinnovo dell'ordinanza della Regione Siciliana e dall'individuazione di una discarica di smaltimento per la spazzatura in città e per decine di altri Comuni siciliani".
Oggi dalla discarica di Lentini a quelle di Motta Sant'Anastasia e Siciliana i cancelli sono rimasti chiusi. Le discariche private che non hanno impianti di biostabilizzazione dei rifiuti potranno essere oggetto di requisizione d'uso da parte della Regione siciliana. È uno dei punti contenuti nell'ordinanza appena firmata dal governatore Rosario Crocetta, dopo il via libera del ministero per l'Ambiente. Il provvedimento potrebbe essere attivato per la discarica di Siculiana, controllata dalla ditta che fa capo a Giuseppe Catanzaro, numero due di Sicindustria, a meno che l'azienda non si doti in tempi brevi dell'impianto di biostabilizzazione.
L'ordinanza prevede anche la costruzione di inceneritori per lo smaltimento di 700 tonnellate di rifiuti l'anno in Sicilia e l'aumento della racconta differenziata.
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