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Palermo, intesa con l'Amap per assumere 199 lavoratori ex Aps

PALERMO. È stato firmato nella sede  dell'Amap, a Palermo, un verbale d'intesa fra l'azienda è  sindacati che prevede l'assunzione di 199 lavoratori della  fallita Aps da parte della società che gestisce il servizio  idrico nel capoluogo siciliano. L'accordo prevede una riduzione  dell'orario di lavoro, dei livelli (gli operai avranno una  riduzione del 10% sullo stipendio, i tecnici del 35% e gli  amministrativi del 40%), rispetto al precedente inquadramento in  Aps, che ha consentito di mantenere il costo del lavoro  all'interno di quanto previsto dal piano industriale dell'Amap  consentendo di assorbire la forza lavoro.     «Per sottoscrivere l'accordo sul piano formale - dice la  presidente dell'Amap Maria Prestigiacomo - occorre che la  curatela fallimentare invii la documentazione sulla procedura di  licenziamento collettivo. Ci siamo riaggiornati a lunedì».

Per il sindaco Leoluca Orlando si tratta di «un ulteriore  importante passo avanti verso l'obiettivo dell'amministrazione  comunale di Palermo e dei 33 comuni, che fanno parte del  capitale sociale dell'Amap, ossia garantire la sostenibilità  economica dell'azienda i livelli occupazionali».     «Prende sempre più concretamente corpo la più grande azienda  di gestione interamente pubblica dell'acqua, in Italia seconda  soltanto all'acquedotto pugliese - prosegue -, che serve una  intera regione. Lasciamo alle spalle della comunità  metropolitana di Palermo, anche in questo caso, vergognose e  fallimentari gestioni, mortificate da interessi privati  totalmente incompatibili con la garanzia dell'acqua pubblica  come diritto di tutti. Un esempio della realtà palermitana,  concreta alternativa all'attuale gestione, inefficiente e  costosa a danno dei cittadini, del servizio idrico integrato in  altre parti della Regione».

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