
PALERMO. Rotazione di dirigenti alla Regione. I nuovi incarichi sono stati decisi nel corso dell'ultima riunione della giunta, una seduta ad «alta tensione» durante la quale non sono mancati momenti di aspro confronto.
Il primo trasferimento è quello di Rosaria Barresi, ex assessore all'Agricoltura, che passa al Dipartimento Ambiente. Il cambio era già nell'aria da quando la stessa Barresi aveva segnalato un suo possibile conflitto di interesse. Al suo posto subentra Gaetano Cimò.
Al Dipartimento Ambiente, Barresi prende il posto di Maurizio Pirillo che diventa il nuovo dirigente generale del Dipartimento dell'Acqua e dei Rifiuti. Infine Domenico Armenio lascia Acqua e Rifiuti e va a guidare il Dipartimento energia. E su questa nomina ci sarebbe stato uno scontro fra l'ala renziana del Pd (rappresentata proprio dall'assessore all'Energia, Vania Contrafatto) e gli altri pezzi del Pd, e in particolare Crocetta. I renziani avrebbero visto bene in quel posto Carmelo Frittitta, capo di gabinetto dell' assessore al Territorio e Ambiente Maurizio Croce.
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Persone:
9 Commenti
Libero dal 43
19/05/2016 10:07
Vorrei vedere volti nuovi
fra
19/05/2016 10:41
Mentre la Sicilia va a rotoli e la gente perbene scappa in quanto non trova lavoro, i signori politici litigano sui nomi!!! Che bella scena...
Elen
19/05/2016 10:49
Sempre gli stessi nomi, inamovibili e che continueranno a provocare gli stessi danni ai siciliani!
roberto1
19/05/2016 12:21
Chiaramente e' una lotta per la spartizione delle poltrone che poi e' potere
Aldo43
19/05/2016 13:09
La politica entra a gamba tesa nelle questioni riguardanti l'alta burocrazia della regione siciliana. E' una ingerenza, molto abusiva, che aggrava le condizioni di inefficienza dell'amministrazione pubblica in questa regione che affonda sempre più nel disagio e nel degrado. Peraltro l'apparato dirigenziale, stando alle cronache giornalistiche, dà continuamente prova di incapacità nella gestione dei fondi europei. Fondi che non vengono spesi e vanno in perenzione per una impreparazione progettuale che non corrisponde alle scadenze fissate dagli organi comunitari. E' una burocrazia che costa molto in termini retributivi, che si avvale di laute consulenze esterne, ed è, inoltre, molto intrecciata con le beghe partitiche. L'alta dirigenza è l'emblema del cattivo funzionamento della Regione Siciliana. La quale, rispetto ai drammatici problemi che affliggono le popolazione dell'Isola (disoccupazione, vuoto imprenditoriale e produttivo ed altre criticità endemiche) è totalmente priva di iniziative finalizzate ad una, pur timida, ripresa. Con questo disastroso andamento le prospettive per un rilancio socio-economico della Sicilia, ripeto, sono nulle, tendenti al sempre peggio
Tio Pepe
19/05/2016 14:31
Questa " Spaccazza " proprio non ci voleva!
yesmen
19/05/2016 19:06
i politici non vogliono dirigenti autonomi e capaci ma solo yesmen, per questo promuovono agli alti gradi amici e parenti.Persino in barba alle dichiarazioni della Madia che di recente ha riconosciuto l'insostenibilità di questo modo di procedere per il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione(vedasi Costituzione)
roberto1
20/05/2016 05:48
Da notare come sia un'ovazione di pareri concordanti vicino al 100%
Francesco
20/05/2016 05:55
Cambiando l'ordine degli addendi il prodotto NON CAMBIO.