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Sviluppo Italia Sicilia in liquidazione,
sciopero a oltranza dei lavoratori

Una manifestazione dei dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia

PALERMO. Sciopero a oltranza da oggi dei lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia, la partecipata regionale in liquidazione che si occupa di attrarre investimenti per le piccole e medie imprese in Sicilia.

Lo rendono noto i sindacati dopo l'incontro tra il liquidatore Andrea Vincenti, - nominato dopo la rinuncia all'incarico dell'ex presidente di Sviluppo Italia Sicilia Carmelina Volpe - che ha incontrato in azienda i 75 lavoratori della partecipata regionale da 10 mesi senza stipendio.

Per oggi le Rsu di Sviluppo Italia Sicilia hanno deciso di organizzare un presidio davanti a Palazzo D'Orleans, a Palermo, per chiedere un incontro con il governatore Rosario Crocetta.

"In contrasto con gli impegni assunti dal governo regionale - affermano i sindacati - e votati dall'Ars appena una settimana fa, con l'approvazione del ddl stralcio alla finanziaria, in cui veniva annunciata la messa in bonis di Sviluppo Italia Sicilia, con la revoca della procedura di liquidazione e l'affidamento di nuove attività, il neo liquidatore ha comunicato di avere ricevuto dal socio unico (la Regione) il divieto formale ed esplicito ad acquisire nuove commesse".

Secondo le organizzazioni dei lavoratori, che temono l'avvio delle procedure di licenziamento per i 75 addetti della partecipata, "lo scenario che si prospetta per i lavoratori è l'assenza assoluta di risorse per riavviare le attività e per pagare i crediti dei lavoratori.

Le ipotesi di tutela dei livelli occupazionali con la ricollocazione del personale in altra società regionale non esiste nei fatti - sostengono i sindacati - che considerata la drammaticità della situazione, i lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia hanno deliberato di proseguire nel blocco di tutte le attività e proclamato lo sciopero ad oltranza, da domani".

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