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Assovini Sicilia, il meglio della regione nel nuovo portale web

Presentato a Sciacca in occasione del convegno della tredicesima edizione di Sicilia en Primeur

SCIACCA. E' stato presentato a Sciacca il nuovo portale www.wineinsicily.com, magazine on line realizzato da Assovini Sicilia per valorizzare nel mondo il meglio della regione, in occasione del convegno della tredicesima edizione di Sicilia en Primeur, anteprima mondiale dei vini di Sicilia in programma al Verdura Resort.

L'evento ha quest'anno visto dei numeri da record: 100 giornalisti provenienti da oltre 20 Paesi, 52 aziende partecipanti, 800 vini in degustazione. La manifestazione, organizzata da Assovini Sicilia "punta sulla qualità dell'enologia e su chi ha il coraggio di investire in questa terra siciliana, ricca di contrasti".

Il presidente Francesco Ferreri, in apertura del convegno, ha ricordato Giacomo Tachis, enologo recentemente scomparso, figura fondamentale nello sviluppo dell'enologia siciliana. Dall'incontro è emerso che il vigneto Sicilia è in piena salute: con una dimensione tre volte maggiore rispetto a quello della Nuova Zelanda, esso oggi produce tra i 4 e i 5 milioni di ettolitri di vino, il 68% del quale da vitigni autoctoni.

Prima regione in Italia per produzione di vino bio con 21.000 ettari (38% del totale nazionale), quest'isola è caratterizzata da 23 Doc e 1 Docg. I numeri della Doc Sicilia hanno segnato un + 23% con una produzione di 24 milioni di bottiglie nel 2015. Proprio il vino siciliano è protagonista di Sicilia en Primeur, dove in anteprima è stata degustata l'annata 2015.

Un anno caratterizzato da una condizione ottimale e dalla constatazione di un cambiamento climatico positivo: in Sicilia piove di più e in maniera maggiormente favorevole alla viticoltura rispetto agli anni scorsi. Durante l'incontro si è parlato anche di enoturismo, fenomeno in costante crescita tra le aziende di Assovini Sicilia, che nel 2015 hanno registrato un incremento di turisti del 22%, accordi con operatori turistici nel 62% dei casi, attività ricettiva alberghiera per il 40% e ristorativa per il 69%.

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