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Riscossione Sicilia contro dieci deputati dell'Ars: rate del debito fiscale non pagate

PALERMO. Almeno dieci deputati hanno smesso di pagare le rate con cui era stato diluito il versamento a Riscossione Sicilia del debito fiscale. E nessuno dei Comuni e degli enti pubblici scoperti morosi un paio di mesi fa ha mosso un passo per regolarizzare la propria posizione. Da qui riparte Antonio Fiumefreddo per la Fase 2 al vertice della società.

«Sarà un caso - commenta l’amministratore unico Fiumefreddo - ma nel periodo in cui sono stato allontanato da Riscossione almeno una decina della cinquantina di deputati che avevano pattuito la rateizzazione non ha poi versato la rata». All’Ars stanno dunque per arrivare nuove lettere col timbro di Riscossione: «Chi non ha pagato una sola rata riceverà un avviso a mettersi in regola. Chi è in ritardo di almeno due rate rischia la perdita del beneficio della rateizzazione e il pignoramento».

La stessa procedura Fiumefreddo ha deciso di attuare per i Comuni e gli enti (circa 400) morosi: tutti riceveranno una lettera nei prossimi giorni.

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