Venerdì 22 Novembre 2024

Piazza Affari allunga sull'onda della Bce. In aumento anche il petrolio

MILANO. Piazza Affari viaggia su massimi di giornata e arrivano una serie di sospensioni per eccesso di rialzo. Il Ftse Ftse Mib guadagna il 3,92% a 18.827 punti con Unicredit che è finita in asta di volatilità. In volo Intesa del 6,92% e Mediobanca del 5,99%. A turno finiscono in stop, per poi essere riammesse agli scambi, Ubi (+8,67%), Mps (+9,43%), Banco Popolare (+6,79%) e Bpm (+6,91%). Piazza Affari non rallenta, anzi  rilancia la propria corsa con i bancari sempre in spolvero sull'onda delle mosse della Bce. Il Ftse Mib sale del 4,25% a 18.887 punti con Unicredit che guadagna l'8,38%, Ubi l'8,61%, Mps il 9,81%. Viaggia spedita anche l'Europa con Parigi che segna un +2,48%, Francoforte +2,46%, Madrid +2,66%, Londra  +1,55%. Intanto, lo spread tra Btp e Bund scende a 105 punti base dopo l'esito dell'asta di Btp a medio lungo del Tesoro all'indomani delle nuove manovre super-espansive varate dal presidente della Bce Mario Draghi. Il rendimento del decennale italiano cala all'1,33%. Pieno asta Btp, tasso 3 anni prima volta negativo - Tutto esaurito e tassi in calo - con il rendimento del 3 anni che scende in negativo per la prima volta - nell'asta di titoli del Tesoro a medio lungo termine che oggi ha visto anche il lancio del nuovo Btp a 7 anni (cedola 0,95%). Collocati tutti i 7,5 miliardi di euro di bond a 3,7 e 15 anni a fronte di una domanda che ha superato i 10 miliardi. Il rendimento medio del triennale è sceso al nuovo minimo storico a -0,05% dallo 0,11% dell'asta di febbraio; quello del 7 anni a 0,79% da 1,05% e quello del 15 anni a 1,84% da 2,08%. La Borsa di Tokyo recupera sul finale di seduta e termina le contrattazioni con un rialzo dello 0,51%, guadagnando 86 punti a quota 16.938,87, riportando l'indice Nikkei nuovamente verso quota 17.000. Negli scambi valutari lo yen si è stabilizzato sotto quota 114 al cambio sul biglietto verde, a un livello di 113,46. Asia in positivo in scia a mosse Bce - Chiusura di settimana in positivo per le Borse di Asia e Pacifico sulla scia delle mosse della Bce che ha messo in campo un potenziamento inatteso degli acquisti di debito, tassi a zero e una spinta al credito bancario che non trova precedenti neanche fuori dall'Eurozona. Sale Tokyo (+0,51%), mentre si muovono contrastate le Piazze cinesi con Shanghai che nel finale agguanta il rialzo (+0,20%). Shenzhen viaggia, invece, sotto la parità (-0,22%). Tra le altre Seul segna un marginale +0,11% e Sidney un +0,32 per cento. Dopo la Bce ora l'attenzione del mercato si sposta alle riunioni della prossima settimana della Banca centrale del Giappone e della Fed. Petrolio: prosegue rialzo a 38 dollari,4/a settimana crescita - La buona domanda degli Stati Uniti continua a spingere il prezzo del petrolio che mette a segno la quarta settimana consecutiva di rialzi dopo le turbolenze che hanno spinto il greggio sotto i 30 dollari a metà gennaio. Il Wti del Texas sale così di 1,02 dollari a 38 dollari al barile mentre il Brent avanza del 2,1% a 40,9 dollari.

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