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Permessi sindacali, la Corte dei Conti cancella l'accordo: applicare le regole nazionali

Non rispettato l'obbligo di allinearsi ai parametri dello Stato. «La mancata creazione delle Rsu permette di aumentare le giornate di assenza dei rappresentanti»

PALERMO. Era stato presentato dalla Regione come un taglio che avrebbe fatto risparmiare due milioni e mezzo ma i magistrati hanno fatto i conti e hanno scoperto che l'accordo fra governo e sindacati per la riduzione dei permessi e delle aspettative avrebbe perfino comportato costi in più.

Per questo motivo la Corte dei Conti ha bocciato tutto, imponendo di applicare subito i parametri nazionali. Risultato, scatta da oggi una decurtazione reale del 50%.

La premessa è una norma della Finanziaria dell'anno scorso, voluta dall'assessore all'Economia Alessandro Baccei: prevedeva di ridurre permessi e aspettative già dal 2015 sulla base di un accordo governo -sindacati, altrimenti da quest'anno si sarebbe dovuto applicare il modello in vigore nel resto d' Italia.

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