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Barilla, entro il 2020 tutti gli impiegati lavoreranno da casa

Tra le altre azienda, anche Nestlè e Microsoft Italia, che ha appena festeggiato i dieci anni di avvio dello 'smart working'

ROMA. Si chiama "smartworking" la nuova formula di telelavoro che permetterà ai dipendenti di svolgere la loro attività da casa, in modo più flessibile e per via telematica.

Secondo un rapporto della School of management del Politecnico di Milano, questa formula di lavoro è diffusa soprattutto tra le aziende dell'alimentare e dell'Ict. E a quanto pare, anche uno dei maggiori gruppi italiani, come la Barilla, vorrebbe scommetterci: già nel 2013, l'azienda aveva cominciato ad offrire l'opportunità di lavorare da casa, ma ora pensa di estenderla a tutti gli impiegati entro il 2020.

Finora, su 1.600 dipendenti coinvolti dal progetto, oltre il 74 per cento, circa 1.200, hanno usufruito dell'opportunità. La formula permette di lavorare fuori dai locali aziendali, anche per un solo giorno a settimana, attraverso dispositivi elettronici, con lo stesso stipendio, la stessa copertura assicurativa di chi, invece, le canoniche otto ore d'ufficio le passa alla scrivania.

"Smart working per Barilla significa tre cose - afferma Alessandra Stasi, responsabile Organization & People Development - In primo luogo, lavorare dovunque, comunque e in qualunque momento. E in secondo luogo vuol dire utilizzare gli spazi in un modo diverso: abbiamo lavorato molto nelle varie sedi per riorganizzare gli uffici intorno alle attività di collaborazione, di comunicazione, di concentrazione individuale, che oggi possono essere fatte anche da remoto. Il terzo aspetto sono le tecnologie digitali".

Il progetto di Smart Working in Barilla riguarderà tutti gli impiegati. "Tuttavia - sottolinea il gruppo -, esiste una maggiore propensione da parte delle donne tra 30 e 55 anni e da chi effettua un tragitto casa-ufficio mediamente lungo".

La propensione invece decresce con l'aumentare dell'età: la fascia più giovane è quella che la utilizzerà di meno. Anche Nestle' ha ricevuto una menzione speciale agli Smart Working Awards 2014:  il suo Campus Nestlè prevede infatti una nuova progettazione degli spazi e supporto di tecnologie avanzate, per cui e' possibile decidere non solo il luogo dove lavorare, dal bar o dal giardino, dalle sale riunioni o dalla propria scrivania, ma anche con quali strumenti lavorare.

Tra le aziende spicca il colosso Microsoft Italia che ha appena festeggiato i dieci anni di avvio dello 'smart working'; da un'indagine interna emerge che oltre la metà delle persone (57%) fa 'lavoro agile' tutti i giorni. Anche il governo scommette su questa piccola rivoluzione che sta trasformando il mercato del lavoro e il Consiglio dei Ministri il 28 gennaio scorso ha approvato su questo tema un disegno di legge che ora è al vaglio delle due Camere.

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