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Festività, una famiglia su tre sceglie cesti con i prodotti tipici

Con il cibo e il vino che sono al primo posto tra i regali di Natale, in una famiglia su tre (33%) sotto l'albero trovano spazio i tradizionali cesti con i prodotti enogastronomici tipici da consumare nei pranzi e cenoni delle feste

ROMA. Con il cibo e il vino che sono al primo posto tra i regali di Natale, in una famiglia su tre (33%) sotto l'albero trovano spazio i tradizionali cesti con i prodotti enogastronomici tipici da consumare nei pranzi e cenoni delle feste. È quanto emerge dall'indagine Coldiretti/ixè dalla quale si evidenzia che la tendenza quest'anno è verso la personalizzazione con cesti fai da te riempiti con prodotti curiosi, innovativi o che rispondono alla specifiche passioni e tendenze, dal green al biodiverso fino a quello del contadino.

Tra i prodotti più gettonati nel cesto sono - precisa la Coldiretti - nell'ordine i dolci (nel 60% dei cesti), il vino/spumante (58%), la frutta secca a pari merito con le lenticchie (43%) ed i salumi (42%). La spinta verso regali utili privilegia l'enogastronomia. D'altra parte nel tour de force enogastronomico natalizio delle prossime due settimane gli italiani, stima la Coldiretti, faranno sparire quasi 100 milioni di chili tra pandori e panettoni, 50 milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, 500 mila tacchinelle e 500 mila faraone lesse, farcite o cotte in forno, in gelatina o in rollè ma anche frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci.

«Se l'agroalimentare tra doni, pranzi e cenoni è quest'anno la voce più pesante del budget che le famiglie italiane delle feste di fine anno, con una spesa complessiva di 4,3 miliardi di
euro, ma - conclude la Coldiretti - gli italiani trascorreranno quest'anno 3,1 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale, con uno storico ritorno al "fai da te"
casalingo che non si registrava da oltre 50 anni».

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