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Crocetta: risanati disastri di Cuffaro e Miccichè. Basta tagli, ai poveri 200 milioni

PALERMO. «Con questa Finanziaria chiudiamo i conti col passato. L’azione di risanamento dopo i guasti provocati dal centrodestra è conclusa, ora puntiamo sugli investimenti e sullo stato sociale. Non ci saranno più tagli a precari e addetti alla formazione. Abbiamo fatto un lavoro faticoso e sono convinto che la gente ce lo riconoscerà. Mentre inorridisco davanti a progetti come quello di Miccichè, che vuole vincere le elezioni con un partito di ex carcerati. E a Cuffaro dico: dopo aver scontato la condanna, risarcirai i siciliani per i danni causati dalle tue scelte e che stiamo ancora pagando?»: Rosario Crocetta è di ritorno da Messina e si appresta ad approvare la manovra 2016 senza tralasciare le polemiche che in questi giorni sono arrivate da un centrodestra che appare ringalluzzito.

Che Finanziaria sarà quella che sta nascendo?
«Mettiamo in equilibrio i conti. Avremo dallo Stato il miliardo e 400 milioni che abbiamo chiesto, oggi a Roma incontrerò il sottosegretario De Vincenti per gli ultimi dettagli. Questo ci permetterà di sbloccare almeno 750 milioni per destinarli a investimenti mentre finora abbiamo dovuto dirottarli su spesa corrente. E poi ci sarà grande attenzione allo stato sociale».

Però la norma che introduce il reddito minimo per i poveri è ancora senza copertura.
«L’idea è quella di metterci almeno 200 milioni. Il Piano per la povertà diventerà il canale attraverso il quale investire i finanziamenti per il sociale previsti dalla nuova programmazione del Fondo sociale europeo».

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