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Legge di stabilità, da Roma arrivano 900 milioni per aiutare la Sicilia

Si tratta di uno stanziamento assegnato in attesa di fare chiarezza sulla «compartecipazione regionale e sulla revisione percentuale di compartecipazione al gettito tributario»

ROMA. «Novecento milioni alla regione siciliana per l'anno 2016». È lo stanziamento previsto da un emendamento dei relatori alla legge di stabilità. Si tratta di uno stanziamento assegnato in attesa di fare chiarezza sulla «compartecipazione regionale e sulla revisione percentuale di compartecipazione al gettito tributario».

Inoltre, seicento milioni in più alle Regioni a statuto ordinario per la riduzione del debito. Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra, depositato in commissione Bilancio alla Camera. Il contributo del fondo, inizialmente pari a 1,3 miliardi, sale così a quota 1,9.

«Sì, ho visto l’emendamento. È quello che ci aspettavamo»: così aveva commentato al termine di una giornata di incontri a Roma l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, anche se sull'emendamento si era creato una sorta di giallo perché lo spazio dove indicare la cifra secondo indiscrezioni era vuoto qualche giorno fa. In ogni caso il presidente Crocetta e l'assessore Baccei si erano detti certi che la trattativa aveva portato a una intesa sulla cifra di 1,4 miliardi. Secondo l’assessore all’Economia «in questo primo anno di applicazione l’aiuto avrà la forma di un contributo e poi diventerà un trasferimento fiscale dello Stato quando verranno riscritti i patti statutari. I patti riguarderanno anche le riforme che la Sicilia si impegna a varare in cambio di questi aiuti».

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