PALERMO. Riparte, a sorpresa, la protesta dei forestali. La Regione ha comunicato ai sindacati che sono maturati nuovi problemi per il ritorno in servizio degli stagionali. E subito gli operai sono tornati in strada. È il primo atto di una nuova ondata di manifestazioni che i sindacati stanno cercando di controllare. Il problema è nato quando la Regione ha comunicato che lo sforamento del patto di stabilità impedisce il pagamento dei forestali malgrado la scorsa settimana siano state individuate risorse fresche: 87 milioni frutto di una delibera Cipe che ha autorizzato a spostare fondi da investimenti e appalti al pagamento degli stipendi. «A causa della mancanza di liquidità nelle casse della Regione e per lo sforamento del patto di stabilità i forestali siciliani rischiano di non ricominciare a lavorare»: è l’allarme di Cgil e Flai Sicilia. «Dopo settimane spese per cercare la soluzione al problema, con autorevoli interlocuzioni col governo nazionale – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro - non si può scoprire d’un tratto che abbiamo scherzato e che il problema delle risorse resta tutto aperto. L’assessore Baccei - aggiunge - non poteva certo ignorare una situazione talmente grave da rischiare di determinare contraccolpi anche in altri settori legati alla spesa pubblica». Per Pagliaro «è una situazione che va a demerito del nuovo Esecutivo. Richiamiamo alla responsabilità il governo - sottolinea il segretario della Cgil - che deve acquisire consapevolezza del fatto che ci troviamo in una situazione di allarme sociale». «I risultati sono sconfortanti. Questo governo appare completamente incapace di mantenere gli impegni e procede tra contraddizioni e approssimazione». Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia