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Palermo-Catania, Collura: sotto la bretella il terreno potrebbe cedere

PALERMO. «La frana c'è e resta attiva. Purtroppo il contesto in cui è stata costruita la nuova bretella è ad alto rischio idrogeologico, ma questo non vuol dire che i lavori sono stati eseguiti in maniera approssimativa e che la strada non sia sicura». Il presidente dell'ordine dei Geologi della Sicilia Giuseppe Collura ha parlato ieri mattina in un intervento nella trasmissione radiotelevisiva «Ditelo a Rgs» dell'apertura della nuova bretella sulla Palermo -Catania, inaugurata lunedì. Una situazione, quella del viadotto Himera e dell'autostrada A19, sicuramente non facile, che va tenuta sotto controllo con degli studi ben precisi e con interventi mirati, anche con l' aiuto di quei forestali che, secondo Collura, potrebbero diventare una straordinaria forza lavoro per la Regione, a patto che vengano affiancati da gente esperta come i geologi appunto, studiosi in grado di individuare i nodi e i fattori di rischio.

Presidente Collura, in che contesto nasce la nuova bretella dell' A19?
«La situazione non è di certo cambiata, in questo mesi. La frana resta attiva, la nuova bretella è ad alto rischio idrogeologico. Ci sono continue frane in tutte e due i versanti che arrivano a fondo valle. È una situazione di «vertice», la strada si trova proprio in mezzo a questi due versanti, destro e sinistro, notoriamente molto attivi. Da questo nasce la necessità di tenere tutto sotto controllo il più possibile, con un monitoraggio attento per vedere come la situazione si evolve nel tempo, con una serie di interventi per far sì che queste frane possano essere in qualche modo trattenute».

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