ROMA. Nel terzo trimestre del 2015 il Prodotto interno lordo è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% su base annua. Lo rileva l'Istat nelle stima preliminare (dati corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati).
Il terzo trimestre del 2015 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2014, precisa l'Istat. E aggiunge come la crescita congiunturale sia la sintesi di un aumento del valore aggiunto in tutti i principali comparti (agricoltura, industria e servizi). Guardando all'estero, nello stesso periodo il Pil, fa presente l'Istat, è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti e dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2% negli Usa e dello 2,3% nel Regno Unito.
Il rialzo registrato nel terzo trimestre dal Pil su base annua, pari al +0,9%, è il più alto dal secondo trimestre del 2011, ovvero da più di quattro anni. È quanto emerge dalle tavole dell'Istat, aggiornate con le stime preliminari. Il dato è quindi anche in accelerazione rispetto alla crescita tendenziale del secondo trimestre (+0,6%). La crescita acquisita del Pil per il 2015 è pari a +0,6%. Lo rileva l'Istat nelle stime preliminari aggiornate al terzo trimestre.
La crescita del Pil italiano nel terzo trimestre è stata aiutata dal mercato interno, mentre ha fatto da 'zavorra' l'economia oltre confine. «Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno negativo della componente estera netta» spiega infatti l'Istat.
Il dato di oggi risulta sotto le attese degli analisti e delle stesse previsioni Istat: i 'consensus' raccolti indicavano un +0,3%.
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