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Anziani, in Italia vivono a lungo ma non in buona salute

PARIGI. Gli italiani vivono molto a lungo, anche rispetto ad altri Paesi occidentali, ma spesso la loro salute in età avanzata non è buona. È quanto emerge da un rapporto Ocse su salute e sanità, basato su dati 2013. L'Italia è quarta tra i Paesi membri dell'organizzazione per aspettativa di vita, con 82,8 anni.

«Tuttavia, gli indicatori di salute all'età di 65 anni sono peggiori di quelli di altri Paesi Ocse» spiega lo studio, precisando che l'aspettativa di vita in buona salute per i sessantacinquenni italiani è in media di «7 anni senza disabilità per le donne e circa 8 per gli uomini», sesta più bassa tra i membri Ocse.  La causa di questo scarto, ha spiegato la responsabile della divisione Sanità dell'Ocse Francesca Colombo presentando il rapporto alla stampa, deriva in gran parte dal fatto che «l'assistenza alla popolazione che sta invecchiando non è allo stesso livello di quella di altri Paesi», e in particolare «la qualità delle cure di lunga durata, e del monitoraggio dei pazienti, è meno buona ed estesa che altrove». A ciò si aggiungono alcuni fattori di rischio presenti in tutta la popolazione, come «l'aumento dell'obesità», e in alcune aree «una difficoltà di accesso alle cure specialistiche».

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