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Manca la dichiarazione dei redditi 2014, inviate 500mila lettere

ROMA. La lotta all'evasione è una "priorità" del governo che ha però scelto un "cambiamento alla radice" della strategia con cui stanare i 'furbetti' del fisco. Tanto che, grazie all'incrocio delle banche dati, l'Agenzia delle Entrate ha già potuto mandare oltre 500mila lettere ad altrettanti contribuenti, dei quali manca all'appello la dichiarazione per il 2014 o che hanno presentato documenti che non corrispondo ai dati già in possesso del fisco.

- FISCO CAMBIA VERSO: Nei giorni in cui si alza il tono dello scontro politico sulla scia dell'innalzamento del tetto ai contanti, il governo difende le sue scelte in materia di contrasto all'evasione e, nel confermare la fiducia nel lavoro del direttore Rossella Orlandi, mette in fila tutte le misure introdotte "in venti mesi di governo", spesso "ignorate dal dibattito pubblico". Si va dall'attuazione della delega fiscale, che ha portato alla 'rivoluzione' del 730 precompilato e della fatturazione elettronica, agli interventi per ridurre l'evasione Iva come split payment e reverse charge, fino agli accordi per combattere l'evasione internazionale che hanno anche dato slancio alla voluntary disclosure, la procedura per regolarizzare i capitali illecitamente nascosti all'estero, aperta ancora fino a fine anno, da cui il governo conta di ricavare almeno altri 2 miliardi nel 2016.

- SI PUNTA SU COMPLIANCE E BANCHE DATI: Della riforma del fisco fa parte, a pieno titolo, anche il nuovo rapporto che si vuole instaurare con i contribuenti, fatto sempre più di dialogo preventivo, per favorire l'emersione spontanea, e di incrocio dei dati. E proprio la compliance, insieme all'utilizzo intensivo delle banche dati, è uno dei pilastri su cui si basa la riorganizzazione, già avviata, dell'Agenzia delle Entrate, che sarà supportata anche dalle analisi, in corso, del Fondo monetario internazionale e dell'Ocse.

- 500MILA LETTERE, SI TORNA IN REGOLA CON MINI-SANZIONI: è grazie all'incrocio dei dati che sono partite, in tempo reale a poche settimane dalla chiusura dei termini per la dichiarazione dei redditi, le comunicazioni con cui l'Agenzia chiede conto di dati mancanti o proprio dell'intera dichiarazione che il contribuente si è 'dimenticato' di fare. Le 'anomalie' segnalate riguardano ad esempio gli studi di settore, o plusvalenze non dichiarate, o ancora, nel caso degli autonomi, parcelle che risultano pagate ma che non sono state indicate in dichiarazione. Ma si tratta anche, come nel caso delle prime 220mila missive già inviate, di situazioni che non implicano necessariamente l'evasione volontaria come ha fatto presente la stessa Orlandi, che nei giorni scorsi ha parlato di "padri di famiglia in lacrime e gente disperata" di fronte agli accertamenti perché non sapevano di dover fare la dichiarazione dei redditi. Ora questi contribuenti, che hanno più di una fonte di reddito, sono avvertiti per tempo e potranno presentare la dichiarazione velocemente, andando incontro solo alla mini-sanzione del 3%.

- TAGLIO DIRIGENTI E FOCUS FRODI E GRANDI EVASORI: Intanto il comitato di gestione delle Entrate ha dato il via libera alla riorganizzazione interna, che prevede un taglio dei dirigenti in pianta organica (si fermano a 995 contro gli attuali 1.095) che in attesa del concorso saranno coperti attraverso le 'deleghe a tempo'. Viene rivista l'intera struttura dell'Agenzia, che avrà dieci direzioni, compresa la nuova 'direzione centrale tecnologie e innovazione', e che concentrerà la sua attività sulle frodi e sui grandi evasori.

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