PALERMO. Tutti bravissimi e tutti ugualmente meritevoli del premio più ricco. Alla Corte dei Conti lo sostengono da anni, che i premi di rendimento alla Regione vengono concessi in maniera generalizzata e sempre al massimo. Ma ora spuntano i controlli, seppure solo in alcuni uffici, e viene fuori che «i pagamenti sono stati emessi sulla scorta dell’attribuzione generalizzata di un coefficiente di valutazione non differenziato e pari per tutti a 100».
Da qui la decisione del dirigente generale del dipartimento Lavoro di sospendere l’erogazione del cosiddetto Famp, almeno fino a quando le valutazioni non saranno rifatte. Il caso è aperto. È iniziato verificando le valutazioni degli uffici periferici dell’assessorato al Lavoro, in particolare la sede di Enna con i 219 dipendenti. Ma riguarda già anche un altro ufficio con 37 funzionari. Tutti hanno ricevuto alla fine del 2013 una valutazione di 100 su 100 per l’attività svolta.
E a tutti è arrivato qualche mese dopo il premio di rendimento più alto: la cifra è variabile in base alla qualifica e oscilla fra i 600 euro e i 1.500. La sezione di Controllo della Corte dei Conti, presieduta da Maurizio Graffeo, si era già accorta del caso nel 2012 e da allora ha segnalato ogni anno, in occasione del giudizio di parifica sul bilancio, che alla Regione il fondo da 38 milioni destinato a finanziare premi e straordinari viene diviso senza una reale valutazione dei risultati raggiunti.
DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 13 OTTOBRE
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