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Visco: per gestire migrazioni servono politiche di sviluppo nei Paesi poveri

Il governatore della Banca d'Italia: «Gli aiuti esteri da soli potrebbero non essere sufficienti. Per essere efficaci richiedono coerenti programmi di sviluppo»

 LIMA. «Gestire alla radice le cause della migrazione richiede politiche per lo sviluppo che concedano ai paesi poveri un miglior accesso al mercato per i loro prodotti, il trasferimento di competenze e di know-how tecnologico per velocizzare lo sviluppo». Lo afferma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel discorso depositato al Development Committee.

«Gli aiuti esteri da soli potrebbero non essere sufficienti. Per essere efficaci richiedono coerenti programmi di sviluppo», afferma Visco, sottolineando che la recente approvazione del Sustainable Development Goals arriva in un momento difficile per l'economia mondiale. «Gli importanti successi in termini di sviluppo dal 2000 non devono lasciarci compiaciuti. La povertà è scesa sostanzialmente, ma è profonda e concentrata», mette in evidenza il governatore della Banca d'Italia.

«Una visione di lungo termine del ruolo delle istituzioni finanziarie multilaterali, e della Banca Mondiale in particolare, deve tenere conto dell'importanza di impegnarsi nel finanziamento dei beni pubblici globali e dei benefici dell'integrazione cross-border. Questo richiede la promozione degli sforzi di cooperazione regionale. Dovremmo allo stesso tempo riconoscere che l'assistenza allo sviluppo ufficiale rappresenta solo una piccola parte del flusso dei finanziamenti globali per lo sviluppo», ha affermato ancora Visco.

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