PALERMO. I contributi erano finiti a enti che non ne avevano diritto, ad associazioni culturali che non hanno poi svolto le manifestazioni o le hanno fatte in modo diverso dal previsto, e anche a Comuni che non sono stati in grado di rendicontare le spese coperte da quegli aiuti regionali. E così che all’assessorato ai Beni culturali hanno deciso di revocare 15 decreti di finanziamento di sagre e spettacoli, emettendo per la prima volta una radiografia pubblica di cosa succede dopo che all’Ars vengono stanziati fondi a pioggia.
I contributi finiti sotto la lente di ingrandimento sono quelli stanziati nel 2012 in base a una vecchissima legge del 1979: «Una di quelle che era nata per aiutare sindaci e presidenti di associazioni amiche» sussurrano a piazza Croci. Nel 2012 questa legge, la 15 del 1979, fu finanziata dall’Ars con un milione e 327 mila euro a favore di enti e associazioni.
DAL GIORNALE DI SICILIA DELL'8 OTTOBRE 2015
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