PALERMO. Investire nella tutela e promozione dei beni culturali ricevendo in cambio sconti fiscali. La Regione apre ai privati uno dei settori principali, da cui finora si è incassato meno di quanto previsto, e dà il via a una riorganizzazione amministrativa di musei e siti archeologici che porterà al taglio di 90 posti da dirigente. È il piano che l’assessore ai Beni culturali, Antonio Purpura, ha illustrato al 39° convegno di Economia e politica che si è svolto all’Ars. L’apertura ai privati Il decreto è pronto e sarà pubblicato entro metà ottobre. In estrema sintesi, prevede di concedere ai privati uno sconto fiscale pari al 65% dell’investimento fatto per finanziare interventi di tutela, conservazione e promozione di un qualunque bene culturale della Regione. «Stiamo applicando una norma prevista da Franceschini a livello nazionale - ha detto Purpura -. Se, per esempio, un privato investirà 100 mila euro avrà un credito di imposta da 65 mila euro da sfruttare negli anni successivi». In più, una volta terminati i lavori finanziati, i privati potranno sfruttare il bene per attività promozionale: potranno prevedere campagne pubblicitarie che includono immagini dei beni culturali o promuovere i propri marchi attraverso la cartellonistica che verrà sistemata in siti e musei. «A livello nazionale - precisa Purpura - questa idea non ha dato i risultati attesi, ma noi stiamo applicando dei correttivi che la rendono più appetibile». Per questo motivo sarà resa molto agevole la sponsorizzazione di interventi di valore inferiore a 40 mila euro. DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 28 SETTEMBRE 2015