PALERMO. Ci sono 1.400 forestali dell’antincendio che in settimana saranno licenziati, altri 8 mila operai che se non firmeranno il contratto entro settembre non riusciranno a completare le giornate di lavoro previste. E stessa sorte potrebbe toccare a una parte dei colleghi che devono svolgere 101 o 151 giornate di lavoro.
Così Flai Cgil, Uila Uil e Fai Cisl hanno proclamato per giovedì prossimo lo sciopero generale dei forestali. Una manifestazione si terrà a Catania, dove gli operai della Sicilia orientale protesteranno davanti agli ex locali dell’Esa, mentre a Palermo è previsto un sit-in davanti a Palazzo d’Orleans. I forestali, che secondo i sindacati sono a quota 24 mila, costano oggi 280 milioni l’anno.
Nell’ultima finanziaria il governo ha deciso di ridurre del 20 per cento i 7 mila addetti all’antincendio. In 1.400 dovevano essere spostati alla manutenzione rinunciando a delle indennità di rischio che avrebbero fatto risparmiare alla Regione circa 3 milioni di euro.
Subito è scoppiata la protesta ma con l’assessore al Territorio, Maurizio Croce, che ha la competenza su questa platea di lavoratori, i sindacati hanno trovato un compromesso: avviare i 1.400 nell’antincendio per un mese, nella speranza nel frattempo di trovare i soldi e procedere a una nuova proroga fino al 15 ottobre. Quei soldi però non sono stati trovati e i contratti sono tutti in scadenza.
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