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In pochi anni sei imprese siciliane hanno messo radici in Bulgaria

PALERMO. La Bulgaria chiama gli imprenditori siciliani: «Bassa pressione fiscale e riforme favoriscono le imprese che vogliono investire sul nostro territorio». La nuova frontiere si chiama, dunque, Bulgaria, dove in pochi anni hanno messo radici un migliaio di imprese italiane, di cui sei siciliane. Dal settore tessile a quello dell'agroalimentare, è lunga la lista del business italiano sviluppato nel paese dell'Est Europa. Solo nell'alveo di Confindustria Bulgaria figurano 350 imprese italiane, che danno lavoro a circa 30 mila locali e che sviluppano un fatturato pari al 5% del Pil bulgaro.
I dati sono stati diffusi ieri nel corso dell'incontro organizzato nella sede di Confindustria Palermo tra una ventina di imprenditori e una delegazione bulgara composta dal viceministro con delega allo sviluppo delle piccole e medie imprese, Marieta Zaharieva, e Nadezhda Ivanova, capo dell'ufficio economico e commerciale dell'ambasciata della Bulgaria in Italia. Presenti il console onorario della Repubblica di Bulgaria, Agostino Randazzo, il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, e il commissario della città metropolitana di Palermo Manlio Munafò.

DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 7 SETTEMBRE

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