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Contratti indeterminati, il ministero corregge e dimezza i dati

Nei primi 7 mesi del 2015 si sono registrati 327.758 contratti a tempo indeterminato in più e non 630.585 come comunicato nei giorni scorsi

ROMA. Il Ministero del lavoro corregge i dati diffusi sul numero dei contratti. Nei primi 7 mesi del 2015 si sono registrati 327.758 contratti a tempo indeterminato in più e non 630.585 come comunicato nei giorni scorsi.

La cifra somma il saldo fra attivazioni e cessazioni (+117.498) e stabilizzazioni (210.260). Lo si legge nelle tabelle corrette oggi. «Nella tabella corretta - afferma una nota - l'incremento delle attivazioni dei contratti a tempo indeterminato» sullo stesso periodo del 2014 «è del 39,3% anzichè del 30,5%» di ieri.

Secondo la nuova tabella diffusa oggi dal Ministero del Lavoro, nei primi sette mesi del 2015 sono stati attivati nel complesso 5.150.539 contratti (e non 4.954.024 come erroneamente comunicato).

Pesante la correzione effettuata sulle cessazioni di contratti: secondo le tabelle corrette, nei primi sette mesi del 2015 le cessazioni sono state 4.014.367 e non 2.622.171 come precedentemente annunciato.

Con i nuovi dati il saldo fra i nuovi contratti registrati e quelli cessati nei primi sette mesi del 2015 registra 1.136.172 contratti attivati in più.

«Ieri - afferma la nota del ministero - è stata diffusa una tabella che dava conto delle attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro di tutti i settori di attività, escluso il lavoro domestico e la pubblica amministrazione, nei primi sette mesi del 2015 in confronto allo stesso periodo del 2014. Purtroppo, un errore nei calcoli relativi alle diverse componenti ha prodotto valori non esatti».

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