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Sentenza sulle pensioni, ecco quanto verrà rimborsato

Ad essere escluse da entrambe le misure saranno le pensioni sopra i 3.200 euro, oltre cioè le sei volte il minimo

ROMA. Arrivano micro rimborsi per le pensioni superiori a tre volte il minimo, bloccate rispetto all'inflazione dal decreto Salva Italia. Il Governo ha deciso di dare gli arretrati con una una tantum variabile a seconda delle fasce di reddito ma molto ridotta rispetto a quanto perduto a causa della mancata indicizzazione.

Per i redditi da pensione tra tre e 4 volte il minimo (tra i 1.500 e i 2.000 euro lordi) i pensionati riceveranno il primo agosto un «bonus» da 726 euro (altri 28 saranno spalmati sul resto del 2015) che rappresenta rispetto ai calcoli fatti dall'Ufficio parlamentare di bilancio sugli importi persi tra il2012 e il 2014 (3.000 euro per questa fascia, senza contare il  2015) circa il 25%, almeno a quanto è possibile calcolare con stime che trovano conferma dall'anticipazione di uno studio della Uil. Ma la restituzione sarà ancora più bassa per le fasce di reddito più alte con 465 euro di rimborso per i pensionati che sono tra le quattro e le cinque volte il minimo (tra i 2.000 e i 2.500 euro lordi) e circa il 10% di recupero su quanto perso e 278 euro per coloro che sono tra le cinque e le sei volte il minimo. In pratica su circa 6.000 euro persi si recupera appena il 4% degli arretrati.

Il recupero sarà minimo anche per il futuro. Dal 2016 l'importo delle pensioni superiori a tre volte il minimo, secondo quanto emerso dalla conferenza stampa che ha seguito il Consiglio dei ministri di oggi, (1500-2000 euro al mese, tra i 18.000 euro e i 24.000 euro l'anno senza considerare la tredicesima) saranno incrementate di 180 euro l'anno recuperando quindi circa l'1% (a fronte di tassi di inflazione del 3% nel 2012 e 1,2% nel 2013). I redditi tra i 2.000 e i 2.500 euro al mese saranno incrementati di 99 euro l'anno (circa 8 euro al mese). Per le pensioni tra le cinque e le sei volte il minimo l'incremento annuale sarà di 60 euro e questo significherà che
su 30.000 euro l'anno di pensione si avrà una rivalutazione dello 0,2%.

La platea di coloro che riceveranno gli aumenti - ha spiegato il premier, Matteo Renzi - è di 3,7 milioni di persone mentre circa 650.000, coloro che hanno assegni complessivi oltre 3.000 euro, non riceveranno nulla. Dai redditi considerati vanno escluse i trattamenti assistenziali come l'invalidità civile, l'accompagno e le pensioni di guerra che non concorrono a costruire il reddito pensionistico sul quale si decidono le perequazioni.

Ecco una tabella riassuntiva degli interventi secondo gli esempi di assegno illustrati dal presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

ASSEGNO               UNA TANTUM             INDICIZZAZIONE 2016
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1.700 euro lordi               750                    180 anno/ 15 mese

2.200 euro lordi               450                    99 anno/ 8 mese

2.700 euro lordi               278                    60 anno/ 5 mese

Oltre 3.200 euro lordi     zero                      zero

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