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Aperti i cancelli, cominciano i sei mesi dell'Expo. Renzi: 6 mesi per vincere scommessa - Le foto

MILANO. Alle 10 in punto sono stati aperti i cancelli di Expo Milano 2015. Non si sono registrati problemi di sorta, tutto regolare. Arriva da Como la prima visitatrice che alle 10 ha varcato i tornelli dell'ingresso ovest dell'Expo. Si chiama Marilena Basciani ed ha acquistato il biglietto una settimana fa nella sua città. "Sono molto emozionata - ha detto - vengo da qui vicino e sono molto interessata  vado subito a vedere il padiglione del Giappone". L'esposizione universale di Milano apre a 109 anni dall'ultima edizione che in città ha lasciato come eredità il parco Sempione. Ed è oggi che si potrà fare un primo bilancio, dopo ritardi, polemiche, inchieste e lavoro 'matto e disperatissimo', 24 ore su 24, per recuperare e arrivare pronti all'apertura. ''Si parte per sei mesi'' ha scritto su internet il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha chiesto ai visitatori di scrivergli una mail con le loro impressioni sul sito.

Ieri è stato il giorno degli ultimi ritocchi e, nel pomeriggio, della bonifica della polizia. A Palazzo Italia - dove bisognerà aspettare per l'ultimazione degli uffici e dell'auditorium che sarà pronto fra un paio di settimane - hanno dato la cera ai pavimenti. Nelle piazzette lungo il cardo, la via dove sorgono tutti gli edifici del Padiglione Italia, tutto inizia ad essere pronto e c'è chi ne approfitta per mangiare nei punti ristoro già funzionanti e che da domani saranno attivi.

 

Per qualcosa bisognerà aspettare: i punti vendita di Ovs e Excelsior, con t-shirt e gadget apriranno il 18 e l'allestimento ideato da Dante Ferretti sarà completato per il 2 giugno, festa della Repubblica, quando a Milano dovrebbe arrivare anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, così come per la fattoria globale 2.0 dell'associazione mondiale agronomi che sarà inaugurata il 14 maggio. Ma gli altri padiglioni, oltre ottanta, saranno praticamente tutti visitabili. Anche quello del Nepal, nonostante il terremoto che ha convinto tutti gli operai (tranne 3) a lasciare Milano per tornare dalle loro famiglie. A quel punto sono arrivati in aiuto bresciani e bergamaschi per finire gli ultimi lavori, mentre davanti alla struttura è stato allestito un punto di raccolta fondi per aiutare la popolazione.    "Personalmente - ha spiegato Renzi - lo visiterò come primo padiglione, per dare il segnale di vicinanza e solidarietà a quel Paese". Gli appuntamenti milanesi del premier in vista di Expo sono iniziato però ieri: giorno della festa per i quarant'anni della maison Armani e del concerto della Scala con Andrea Bocelli in piazza Duomo. Oggi i cancelli si apriranno alle 10, e quindi i primi ad entrare a Expo saranno visitatori 'normali' che hanno comperato il biglietto.

La cerimonia di inaugurazione è fissata per mezzogiorno all'Open Air Theatre con Renzi e il commissario Giuseppe Sala a fare gli onori di casa, un collegamento con Papa Francesco, e, fra le autorità, una serie di ministri (da Orlando a Gentiloni, passando per Franceschini e Maurizio Martina che ha la delega all'Expo) e rappresentanti stranieri come il presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba. Il presidente francese Hollande sarà a Expo il 21 giugno ma oggi ci sarà una folta delegazione di ministri, a partire dalla sua ex Ségolène Royal (Ecologia) oltre a quello degli Esteri Laurent Fabius, e dell'Agricoltura Stéphane Le Foll, che è portavoce del governo. Poi per i vip un pranzo al ristorante sulla terrazza di Palazzo Italia. E alla sera, dopo il rintocco delle campane del Duomo alle 18 e a seguire di quelle di tutta la diocesi con il concerto sulle terrazze della cattedrale, toccherà alla Turandot, dove non è ancora confermata la presenza di Renzi. Questo senza contare l'incognita delle proteste, con corteo no expo previsto dalle 14.30 in città e ulteriori proteste serali che potranno arrivare in piazza Scala.

 «L'Italia s'è desta, siamo pronti alla vita». Lo ha detto il premier Matteo Renzi inaugurando Expo2015. «Grazie ai lavoratori in questo primo maggio per aver vinto questa scommessa, che non è ancora vinta. Sarà vinta alla fine dei sei mesi di Expo. Ma una scommessa che oggi si può fare. Oggi inizia il domani di un paese che ha un passato straordinariamente bello, ma ha voglia del futuro e sa che l'unico modo di vivere il futuro è abbracciare il mondo. Oggi abbracciamo il mondo e il mondo assaggia l'Italia. Noi oggi vogliamo scrivere una pagina di speranza, anche se non è facile perchè il Mediterraneo è un cimitero, i Balcani non sono ancora Europa, il Medioriente domanda pace e il confine orientale dell'Europa soffre, quando il terrorismo mina la nostra voglia di stare insieme. Oggi c'è la necessità di abbracciare il mondo per cambiarlo», ha aggiunto Renzi.

«Dobbiamo smettere di piangerci addosso come vorrebbero i professionisti del non ce la farete mai - ha sottolineato ancora il premier -. Questa è la risposta di Milano. Se Milano sarà all'altezza dei suoi valori, tutta l'Italia potrà continuare a credere che questo è il tempo dell'opportunità».  Renzi ha infine ringraziato l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti, «che ha avuto l'intuizione di questo evento», l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nonchè l'attuale presidente Sergio Mattarella, al quale Renzi ha detto: «Ti aspettiamo a Milano». Poi Renzi ha dichiarato ufficialmente aperto l'esposizione universale di Milano 2015. Le Frecce tricolori hanno poi solcato il cielo del sito che ospita Expo.

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