PALERMO. Entro l'estate nascerà una sola Confindustria siciliana, espressione di tutti i territori provinciali.
E' questo l'effetto della riforma del sistema confindustriale, che in Sicilia sta andando avanti a tappe forzate. In queste ore infatti, la "due diligence" formata da esperti di una azienda di certificazione sta raccogliendo e valutando le informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica e gestionale delle sette sedi territoriali di Confindustria.
Lo screening dovrebbe essere pronto già la prossima settimana, e servirà a dare il via libera alla fusione per incorporazione delle associazioni provinciali in un unico alveo regionale. La fusione è stata preferita all'accorpamento fra due o più associazioni provinciali, per il semplice motivo che si doveva raggiungere un tetto minimo di incassi da quote associative di tre milioni. Questo paletto però avrebbe creato accorpamenti multipli, con il rischio poi di avere disomogeneità all'interno degli organismi decisionali. Per questo motivo la scelta è caduta sull'unicità del sistema confindustriale siciliano, con sede nel capoluogo.
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