
PALERMO. «Sulle trivellazioni ci sono circa tre miliardi che producono migliaia di posti di lavoro, l'impatto occupazionale tra occupazione che rimane e quella nuova è intorno ai diecimila posti di lavoro». Così a PresaDiretta, che andrà in onda domani su Rai3, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in merito al protocollo firmato con le compagnie petrolifere. Il Governatore, alla domanda se si prevede un aumento delle estrazioni, risponde: «Certo che prevediamo l'aumento delle estrazioni e allora perchè lo abbiamo fatto il protocollo? (protocollo con Assomineraria e compagnie petrolifere ndr) Perchè non dovremmo estrarre? C'è una regione al mondo che non estrae il petrolio? No. Perchè chiunque ha una ricchezza la utilizza. Contrastare l'estrazione di petrolio siciliano non raggiunge nessun obiettivo perchè poi il petrolio arriverà dall'Iran, arriverà dall'Iraq. L'unica cosa che abbiamo fatto è danneggiare ulteriormente l'occupazione e lo sviluppo economico in Sicilia».
Ma lei stesso ha firmato un appello di Greenpeace due anni fa contro le trivellazioni a mare offshore, nel mare Mediterraneo? «Si - spiega Crocetta - ma non è che si riferiva al petrolio siciliano. L'appello di Greenpeace dice che noi dobbiamo limitare le...(estrazioni ndr), e certo che noi dobbiamo limitarle ma non capisco perchè dobbiamo limitarle solo in Sicilia». «Siccome in Libia si continua a estrarre, in Tunisia si continua ad estrarre e siccome il Canale di Sicilia è fatto anche da loro... non mi pare che ci troviamo di fronte ad un accordo internazionale che vieta le estrazioni nel Canale di Sicilia». E se succede un incidente, come nel Golfo del Messico? «Noi non abbiamo mai avuto un disastro ambientale petrolifero», risponde il Presidente della Regione.
9 Commenti
Franco Blandi
21/02/2015 18:20
Ma di quali ricchezze parla il presidente Crocetta? Adesso apprendo che nel decreto "sblocca Italia" approvato dal governo sono state rese più semplici le procedure per eseguire trivellazioni petrolifere. Addirittura le stesse valutazioni di rischio ambientale sono state rese meno rigide o addirittura, in qualche caso, non più richieste. A questo si aggiunge la volontà del governo regionale di autorizzare le trivellazioni su larga scala nel mare siciliano. Che la politica nostrana fosse miope ne abbiamo avuto prova nel corso dei decenni passati, ma mi ero illuso che quantomeno avesse imparato dall'esperienza. In Sicilia l'avere puntato sull'ndustrializzazione, il petrolio, le raffinerie, ha portato vantaggi solo per le multinazionali, mentre le ricadute per la nostra regione le stiamo pagando in termini di degrado, inquinamento, malattie, compromissione dello sviluppo turistico. Un falso benessere che non è servito neanche a fare invertire la rotta alla politica. Un modello di sviluppo sbagliato che ahimè continua ad essere perpetrato. Adesso nuove trivelle pronte a generare nuove illusioni, quando basterebbe guardarsi intorno per capire su che cosa occorre investire e quali siano le nostre ricchezze naturali. Altro che petrolio. Ma in questa direzione occorrono idee, strategie, scelte che questa politica non sa e non vuole fare. Una tristezza profonda pervade l'anima di chi ha sperato e spera nel rispetto della nostra terra, di chi crede in uno sviluppo rispettoso dell'ambiente, della cultura e delle tradizioni di un popolo. A volte penso davvero che se la politica siciliana fosse rimasta immobile, senza fare nulla, avrebbe causato meno danni, meno scempi.
nadir bisan
21/02/2015 19:08
Ma di che cosa parla Crocetta ? la sua coerenza è patetica : il territorio siciliano con il mare il sole e le peculiari eccellenze agroalimentari è una risorsa mondiale! Il turismo e i tesori architettonici ambientali devono essere valorizzati altrochè ! Caro Crocetta non ti vuoi rendere conto ma, tu non hai fatto nulla per questa regione anzi sei stato un protagonista senza alcun copione.
fabio
21/02/2015 19:16
Si al petrolio,si alle trivellazioni.
Gaspare Barraco
21/02/2015 19:28
Il petrolio non è una ricchezza è la rovina del Pianeta, stravolge il clima e avvelena l'aria che respiriamo. La ricchezza della Sicilia è il Sole e il vento. La ricchezza può arrivare anche dalla raccolta differenziata e dall' agricoltura biologica.Cav.ing.Gaspare Barraco ( Attivista WWF e Greanpeace). Marsala.
fabio
21/02/2015 20:15
Il petrolio serve all'umanità.
mambosit1
22/02/2015 00:31
Non possiamo nutrirci di sole e vento! Mi auguro che lei non abbia l'energia elettrica ed usi la candela, utilizzi abbigliamento naturale (foglie di fico ecc.) e per gli spostamenti l'asino altrimenti anche concorre ad avvelenare l'aria che respiriamo!!!!!
Pietro
22/02/2015 08:48
Credo che sole e vento in Sicilia non mancano x le energie alternative. Perché non valorizzano le coste, hanno x caso paura dei turisti che aumenterebbe in maniera smisurata.Abbiamo spiaggie meravigliose eppure. .....
filrouge
22/02/2015 10:18
Per il proprio bene?Il bene di chi ? Delle tasche delle compagnie petrolifere e di quei pochi che scelgono di svendere il territorio , di cui peraltro non sono i padroni, per risanare il dissesto finanziario che politiche dissennate hanno causato.
filrouge
22/02/2015 12:11
"Caro"Crocetta ,due cose tanto per rispondere alle inesattezze che dici : occupazione e sviluppo economico non sono state danneggiate dalla mancata estrazione di petrolio,ma da ben altre mancanze , che tutti sappiamo ;contrastare l'estrazione di petrolio raggiunge non un solo obiettivo ma più di uno:evitare il disastro all'ecosistema e i danni gravi alla salute, come dimostrano voci autorevoli di scienziati e studiosi del settore e non il pincopallino di turno;e poi cosa vuol dire "Noi non abbiamo mai avuto un disastro ambientale petrolifero?"Ce lo vuoi spiegare, perchè è un'affermazione che non ha senso...
ancoravia
23/02/2015 08:06
le norme sulla VIA, valutazione d'impatto ambientale n,on possono essere disattese perchè si incappa in procedure d'infrazione dell'europa.Perchè crocetta non fa funzionare gli uffici regionali idell'ambiente nvece di affossarli?
Mo
27/02/2015 12:38
Chi é ignorante a tal punto da non capire che la vera ricchezza é il nostro mare e il turismo ,deve Stare a casa ,io direi