PALERMO. «Sulle trivellazioni ci sono circa tre miliardi che producono migliaia di posti di lavoro, l'impatto occupazionale tra occupazione che rimane e quella nuova è intorno ai diecimila posti di lavoro». Così a PresaDiretta, che andrà in onda domani su Rai3, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in merito al protocollo firmato con le compagnie petrolifere. Il Governatore, alla domanda se si prevede un aumento delle estrazioni, risponde: «Certo che prevediamo l'aumento delle estrazioni e allora perchè lo abbiamo fatto il protocollo? (protocollo con Assomineraria e compagnie petrolifere ndr) Perchè non dovremmo estrarre? C'è una regione al mondo che non estrae il petrolio? No. Perchè chiunque ha una ricchezza la utilizza. Contrastare l'estrazione di petrolio siciliano non raggiunge nessun obiettivo perchè poi il petrolio arriverà dall'Iran, arriverà dall'Iraq. L'unica cosa che abbiamo fatto è danneggiare ulteriormente l'occupazione e lo sviluppo economico in Sicilia».
Ma lei stesso ha firmato un appello di Greenpeace due anni fa contro le trivellazioni a mare offshore, nel mare Mediterraneo? «Si - spiega Crocetta - ma non è che si riferiva al petrolio siciliano. L'appello di Greenpeace dice che noi dobbiamo limitare le...(estrazioni ndr), e certo che noi dobbiamo limitarle ma non capisco perchè dobbiamo limitarle solo in Sicilia». «Siccome in Libia si continua a estrarre, in Tunisia si continua ad estrarre e siccome il Canale di Sicilia è fatto anche da loro... non mi pare che ci troviamo di fronte ad un accordo internazionale che vieta le estrazioni nel Canale di Sicilia». E se succede un incidente, come nel Golfo del Messico? «Noi non abbiamo mai avuto un disastro ambientale petrolifero», risponde il Presidente della Regione.
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