
PALERMO. Chi andrà in malattia incasserà solo lo stipendio base e perderà ogni extra, i permessi familiari scendono da 45 all’anno a 3, durante il congedo parentale si perderà il 70% dello stipendio: sono alcune delle norme che l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha già inserito nella bozza di Finanziaria per adeguare la normativa regionale sul personale regionale a quella statale.
Assenze per malattia
Le assenze per malattia restano alla Regione a livelli elevati. E nell’ultimo anno sono perfino cresciute raggiungendo la cifra record di 194.356, segnale che le misure per frenare il boom non hanno dato risultati. E allora, d’accordo con l’assessorato alla Funzione pubblica, Baccei ha deciso di applicare in Sicilia tout-court la regola nazionale: «Nei primi dieci giorni di assenza è corrisposto il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonchè di ogni altro trattamento accessorio». La Regione recepisce così una norma - la 112 del 2008 - che a livello nazionale ha introdotto una stretta sulle malattie già da sette anni.
Permessi e congedo parentale
Ecco un altro comma dello stesso articolo prevede che i permessi familiari retribuiti siano solo 3 all’anno. Oggi sono 45. Cambia molto anche la regolamentazione del congedo parentale. Oggi alla Regione è possibile andare in aspettativa retribuita dopo la nascita di un figlio per 180 giorni nei primi otto anni, incassando lo stipendio intero. La norma che Baccei ha inserito nella bozza di Finanziaria prevede invece che «il trattamento economico spettante in caso di congedo parentale è quello previsto per i dipendenti del comparto ministeri». Dunque i regionali perderanno il 70% della retribuzione durante il congedo parentale.
Permessi sindacali
Anche nel caso dei permessi sindacali si parte dal recepimento di una norma nazionale, l’articolo 7 della legge 114 del 2014. L’effetto pratico è che permessi, distacchi e aspettative «sono ridotti del cinquanta per cento per ciascuna associazione sindacale». Il taglio scatterà da subito ed elimina una delle principali storture del sistema siciliano più volte segnalata dalla Corte dei Conti, secondo cui alla Regione «i permessi sindacali sono dieci volte di più di quelli concessi dallo Stato». Inoltre un secondo comma della norma prevede che «con un accordo quadro sono definite le modalità per ridurre ulteriormente nel biennio 2016/2017 il contingente complessivo dei distacchi». Ma se questo accordo non verrà raggiunto, dal 2018 i permessi saranno ulteriormente tagliati «in applicazione della normativa statale e del contratto collettivo nazionale».
I rinnovi contrattuali
Bloccati dal 2006 i rinnovi contrattuali di dirigenti e funzionari potrebbero essere sbloccati ma una norma inserita nella Finanziaria ne sterilizza gli effetti: «I rinnovi non possono determinare aumenti superiori all’indennità di vacanza contrattuale già riconosciuta. Nessuna somma aggiuntiva è dovuta a titolo di interessi e rivalutazione monetaria». In pratica la busta paga non cambierà e verrà «regolarizzato» solo l’incasso dell’indennità da vacanza contrattuale già previsto da qualche anno. Non a caso con un altro comma il governo cancella una norma del 2012 che aveva invece previsto aumenti dell’1,5% per il biennio 2006/2007 e dell’1% per il 2008/2009 attesi dai dirigenti. Cancellata anche la norma che avrebbe assegnato ai funzionari aumenti del 2% per il biennio 2008/2009.
Gli stipendi dei dirigenti
Se la Finanziaria verrà approvata nella formulazione scritta da Baccei, ad aprile cadrà un altro dei privilegi che la Corte dei Conti contesta da anni. Quello che consente ai dirigenti regionali di mantenere inalterato lo stipendio anche se si viene rimossi dall’incarico. Si chiama clausola di salvaguardia e per i magistrati contabili è la causa che ha reso inutili tutti i tagli degli ultimi anni: pur cancellando postazioni dirigenziali, la spesa per gli stipendi restava inalterata. Ora il governo prevede che ai dirigenti si possa conferire «un altro incarico anche di valore economico inferiore. E non si applicano le disposizioni contrattuali più favorevoli». E c’è di più: «L’amministrazione può disporre nei confronti dei dirigenti il passaggio ad altro incarico, anche prima della scadenza naturale del contratto. In questo caso il dirigente conserva il trattamento economico in godimento a condizione che la copertura finanziaria sia prevista dal fondo per la retribuzione di risultato e di posizione». Sarà dunque più facile tagliare lo stipendio ai dirigenti e trasferirli anche senza il loro consenso.
I trasferimenti
Il capitolo dei trasferimenti punta a evitare che postazioni delicate restino senza vertice perchè nessuno vuole ruoli di grande responsabilità. È il caso degli incarichi da dirigente intermedio all’assessorato all’Economia e alla Sanità, che per oltre un anno la Regione non è riuscita ad assegnare perchè nessuno rispondeva agli atti di interpello. Per superare lo scoglio attuale la norma inserita da Baccei nella bozza di Finanziaria prevede che venga creato il ruolo unico della dirigenza e l’albo dei dirigenti senza incarico. Premessa per imporre che «laddove non siano state presentate candidature, i dirigenti generali potranno fare riferimento all’elenco dei direttori privi di incarico».
Le altre misure
Nei giorni scorsi erano già state annunciate le norme che prevederanno prepensionamenti obbligatori, taglio delle pensioni (la norma prevede l’adeguamento ai limiti statali che comportano una riduzione degli assegni del 20%), mobilità obbligatoria entro 50 km dal centro di residenza, eliminazione di quasi 600 postazioni dirigenziali e delle relative indennità, riduzione della dotazione organica, taglio dei sei dei nove uffici speciali. Previsto pure il taglio del 20% alle retribuzioni dei membri - sia interni che esterni - degli uffici di gabinetto. Già annunciato anche il taglio degli straordinari, dei premi di rendimento e - per i dirigenti - degli incarichi extra.
Persone:
23 Commenti
Vincenzo costanzo
23/01/2015 07:12
Quella della riduzione dei parentali per i figli e' ridicola. Avrebbe senso se si applicasse ai nipoti, vista l'età media oltre i 50 anni. Le malattie non diminuiranno con questa norma perché sono reali. Poi dare il dato complessivo non e' serio. Su 16000 dipendenti bastano poche decine di lungo degenti a far lievitare il dato. E un lungo degente non e' mai un capriccio, purtroppo.
Aldo Terrana
23/01/2015 07:40
sono arcisicuro che finalmente i soliti noti saranno arcifelici e poi di quali aumenti contrattuali si parla? Il contratto è bloccato da 8 (otto) anni!
Petru Fudduni
23/01/2015 07:59
La cinesizzazione dell'Italia è cara a Renzi (vedi jobs act) e non può non esserlo al suo proconsole Baccei! Quello che stupisce è che molti non se ne avvedano a cominciare dai giornalisti.
ottone
23/01/2015 08:06
Siamo al commissariamento delirante. La regione non ha competenza in diritto civile e non puo per legge intervenire su istituti che devono essere oggetto di contrattazione collettiva.
Daniele317
23/01/2015 08:11
Premesso che ormai l'Autonomia risulta commissariata perché i tagli sono limitati ai dipendenti (comparto non dirigenziale e dirigenziale) della Regione e non si applicano ai dipendenti dell'ARS ai parlamentari "commissariati" e ai famosi e costosissimi esborsi dei vitalizi? Circa 20 mln euro anno? Poi questi tagli a chi? Ai nonni o ai malati seri? Smettiamola
giovanni
23/01/2015 08:22
Le norme che sta cercando di attuare Baccei sono in vigore negli statali da anni, pertanto non mi vengano a dire che si tratta di una persecuzione verso i regionali, si tratta solo di eliminare un po' di privilegi.
giorgio
23/01/2015 17:40
Vedi caro Giovanni , io ho sessantanni e ho visto e vissuto tante lotte . ma che miravano a migliorare la situazione dei lavoratori, si prendeva ad esempio quello che viveva meglio, ora si prende ad esempio di quello che sta peggio e i media, quelli che da anni vivono con sovvenzioni statali, fanno da grancassa in questa lotta fra poveri, pensi che se tagliano ai regionali ci sarà qualche categoria di lavoratori che migliorerà il suo stato? Non credo proprio ci stanno tutti portando a vivere peggio.
roberto
23/01/2015 09:08
scusate ma i commenti che leggo sono pro o contro questi tagli sacrosanti per i nostri regionali che costano a noi tutti una baracca di soldi?? ma che ben vengano questi tagli, ma che si togliesse una volta per tutte l autonomia della nostra regione che non è servita ai siciliani, ma solo ai politici e ai burocrati!!..oltre che alla mafia..e cmq prepariamoci a tagli ben più pesanti..
Salvatore
23/01/2015 14:14
Stai tranquillo che quelli che rispondono per la maggior parte sono tutti i benestanti assunti della regione sicilia e siccome ci stanno venendo strette le scarpe(poverini) si lamentano, non solo non fanno produzione vanno in ufficio per raccontarsi i fatti loro hanno la faccia di lamentarsi
Antony C.
23/01/2015 09:26
Faremo uno sciopero che verrà ricordato per anni, voglio vedere se blocchiamo l'attività della macchina regionale quanti saranno a piangere...basta giocare sulla nostra pelle. Prima si aboliscano i veri privilegi, quelli di chi si porta a casa stipendi da nababbi, e poi si apra una contrattazione seria con i sindacati per discutere di tutto, non solo di permessi sindacali e giorni di malattia. Se la regione vi fa schifo...parlo di certi pseudo-imprenditori, non cercate la Regione quando vi serve a chiedere qualche contributo, pronti a prostrarvi di fronte al superburocrate per qualche finanziamento. La verità è che quando vi servono i "piccioli" la regione vi fa comodo!
giovanni
23/01/2015 10:40
Forse Antony non ha ancora capito che la pacchia è finita e i soldi anche. Gli stipendi alla regione si pagheranno fino ad aprile, dopo non si sa, e se non ci sarà una vera politica di tagli a partire dagli stipendi più alti saranno problemi seri.
pippo
23/01/2015 12:07
Se farete sciopero non piangerà nessuno perché i siciliani sono abituati da anni ad avere a che fare con una burocrazia regionale lenta e inutile e che è solo un ostacolo per lo sviluppo dell'isola,
pippo
23/01/2015 12:38
Lei non sa cosa significa giocare sulla pelle dei lavoratori, se avesse lavorato nel privato l'avrebbe verificato a sue spese.
Antony C.
23/01/2015 13:31
Se alcuni uffici strategici della Regione si fermassero scoppierebbe un "vivamaria"....non sapete di cosa parlate. Cmq non succederà, oltre al fatto che una giornata di sciopero ci costa una cifra, per cui non ne potremmo fare più di un paio, la maggior parte dei regionali siamo persone responsabili.
Salvatore
23/01/2015 16:31
Si ricordi che siamo tutti utili ma nessuno necessario . Volete fare sciopero ? bene accomodatevi pure.Nessuno piange per noi poveri disgrazziati sempre qlla ricerca di lavoro per se e i propri figli , mi elenca gentilmente cosa ha fatto la regione per noi ? niente . Sietew un carrozzone di nullafacenti pagati profumatamente dal popolo siciliano per avere in cambio che cosa? regioni d'Italia che come densità sono più grandi di noi ma hanno il vantaggio che gli impiegati sono il 75% in meno e fanno il doppio della regione sicilia. Quindi mi faccia il favore di non sputare dove mangia.
franco
23/01/2015 17:12
Sig. Salvatore, mi dispiace della sua condizione, ma la sua è soltanto "invidia sociale"...denigrare chi ha un lavoro, perché magari ha studiato, ha vinto un concorso senza raccomandazioni e lavora con spirito di servizio come la gran parte dei regionali, non le fa onore. Per il resto, mi creda, mi dispiace per lei e per i suoi figli se non trova lavoro, io stesso ho figli e di certo il mio impiego, per fortuna, non è trasmissibile in via ereditaria...Lei e altri come lei, tuttavia, non riuscirete a farmi sentire in colpa.
giorgio
23/01/2015 18:55
Il problema è che hanno portato quelli come Salvatore ad essere nemici di quelli che hanno un lavoro e non a fargli trovare un lavoro. Comunque Salvatore non ti preoccupare che saranno sempre di più a non avere un lavoro, a comiciare dei nostri figli con buona pace di tutti. I tagli a i regionali non serviranno per creare lavoro.
illuso
23/01/2015 09:26
basta chiudere la miniera d'oro , cioe eliminare lo statuto speciale e tutto si adegua automaticamente , guadangnadoci la giustizia sociale nei riguardi dei lavoratori che dipendopno dallo stato e i privati .
giorgio
23/01/2015 18:21
Tutto quello che c'è attualmente per i dipendenti della regione c'era fino a qualche anno fa per i dipendenti pubblici tutti, ma quando li hanno tagliati pensi che lo stato l'abbia fatto per far felici i dipendenti o per peggiorare la loro situazioneil guaio è stato questi che li hanno tagliati, più avanti taglieranno ancora altro e poi altro e poi diventeremo tutti lavoratori cinesi, tutti precari a giornata con pochi o senza diritti e allora sarete tutti contenti, ci sono commenti che sembrano la stessa cosa di quella del marito che per fare dispetto alla moglie si taglia il ........ , del tanto peggio tanto meglio. L'esempio in Sicilia è quello della formazione dove tutto si doveva mettere a posto e farlo funzionare: risultato , migliaia di padri di famiglia senza lavoro. Contenti? E' questa giustizia vivere tutti peggio? O forse è meglio adeguare lo standard di vita a quelli che stanno un pò meglio. Certi commenti fanno solo piangere
Disgustato
23/01/2015 09:27
D'accordo con Costanzo, le malattie quando sono reali non possono diminuire, ma forse con la riforma della sanità diminuiranno anche quelle, visto che dalle prestazioni stanno sparendo alcuni esami e curarsi diventerà roba da ricchi (lo sapete che non e piu prescrivibile l'esame per la diagnosi della celiachia.... ma nessuno ne parla). In seconda analisi i novanta nostri "deputati" senza nessuno escluso, visto che dalla prossima legislatura saranno soltanto 70 e che non avranno piu diritto al vitalizio, si stanno assicurando la permanenza per altri 2 anni e mezzo, e ad Aprile si presenteranno tutti da Re Matteo dicendo di avere attuato quelle riforme che permetteranno alla Sicilia di ottenere i fondi, quei fondi che dovrebbero restare qui(vedi lo statuto, a cominciare dalle accise per gli idrocarburi) e che inspiegabilmente partono per Roma. Non dico che le riforme non si devono fare ma cerchiamo di guardare anche altrove per esempio uffici di gabinetto, torniamo al passato dove ne facevano parte solo gli impiegati dell'Amministrazione e gli si corrispondeva soltanto l'indennità di gabinettista. Oggi invece si prendono gli esterni gli si riconosce il contratto da dirigenti, gli si elargiscono tutte le indennità e alla fine dato che cessa il rapporto di lavoro gli si riconosce anche il TFR. Ora io dico mi dite quanto costa tutto questo? Infine mi metto nei panni di quei poveri disgraziati che hanno un componente della famiglia colpito da una malattia grave (non mi riferisco ai genitori, ma al coniuge o peggio ancora ai figli), vivono una situazione di separazione e quando occorre essere presenti per i controlli cosa faranno, si metteranno in ferie? Bisogna viverle le situazioni per vedere cosa c'è e come si vive aldilà della barricata e credetemi non sono contro le riforme che debbono essere fatte ma grazie a questo presidente e alla sua compagnia mi vergogno di essere prima regionale e poi siciliano ed infine italiano.
els
23/01/2015 10:28
Caro Anthony, fate pure il vs. sciopero....siamo abituati a vivere senza servizi.
Enrico
23/01/2015 11:20
Sono perfettamente d'acordo con Giovanni. Non hanno ancora capito che c'è da sette anni, la 112 2008, è applicata a tutti i dipendenti pubblici, anche in Sicilia. Solo i dipendenti Regionali sono ancora privilegiati. Infatti, a seguito della legge, le malattie brevi, sono già diminuite per i dipendenti di Ministeri, Agenzie ed Enti che lavorano in Sicilia, solo per i dipendenti regionali le assenze brevi sono aumetate, guarda caso proprio perchè la legge non è in vigore. Ma poi, finiamola con questi "privilegi" di non applicare le leggi statali "scomode" in Sicilia. Basta, Baccei continua così, applica la legge nazionale 114 del 2014, anche ai sindacalisti dipendenti regionali, che ha introdotto una "ulteriore" riduzione dei permessi sindacali del 50%, oltre quella già in vigore da anni a seguito della Riforma Brunetta, per i sindacalisti dipendenti della P.A. nazionale. Baccei, continua così, manda a "lavorare" i sindacalisti regionali, farai a loro solo del "bene".
mario
23/01/2015 11:30
TROPPO POCO. PIU' TAGLI
giobbe
23/01/2015 11:34
Caro Antony, sai qual è il vero dramma? Anche se chiudete un mese in Sicilia non se ne accorge nessuno!!!!
roberto p.
23/01/2015 12:05
Sono un dipendente pubblico. Mi fa veramente rabbia leggere che ancora oggi esistono questi privilegi speriamo vengono eliminati il più presto possibile. La cosa che più mi fa rabbia e il fatto che tutti i governi che si sono succeduti ma anche questo attuale,( prima di intervenire baccei) non hanno fatto nulla per ridurre questo che si può chiamare solo "schifo". Poi sarei molto curioso di conoscere i pareri o le idee di coloro che assieme ai politici hanno contribuito alla distruzione della nostra terra cioè i "SINDACALISTI ". Se poi consideriamo che tutta questa vergogna avviene sotto la tutela dello statuto siamo messi d'avvero male.
Lino
23/01/2015 12:19
Forza Baccei, taglia tutti i privilegi della casta! I Siciliani onesti sono tutti con te. Che la casta si rassegni a vivere in profonda crisi e che per contro agli onesti Siciliani sia ridata la dignità perduta in questi anni di sporca politica democristiana.
Raffaele
23/01/2015 13:57
In tanti additano tutti i regionali come "privilegiati" e facenti parte di una "Casta"...! ...Ebbene, io sono un regionale, con uno stipendio di circa 1.130 euro mensili INCLUSI gli 80 euro Renziani; a me sfugge qualcosa! Ditemi: quali sono i miei "privilegi"? A quale "Casta" appartengo? Io credevo di far parte dei "Salassati" e "Spremuti a dovere"! La vera Casta sta nei Palazzi! ..e noi stiamo solo facendo la solita guerra tra poveri, manovrati dall'alto, e nemmeno ce ne accorgiamo!
giorgio
23/01/2015 16:37
Questi che sparano contro i regionali non stanno capendo che ci stanno tutti cinesizando. Fra non molto ci sarà assistenza ai minimi livelli, pensioni da arrivare alla seconda settima, forse, aumento dei ticket e poi quando ci troveremo tutti con il culo per terra si accorgeranno dei risultati di questa guerra fra poveri.
Piero
23/01/2015 14:10
Bene così, abbiamo risolto o quasi il grande problema della regione sicilia “i regionali!”; crocetta e il suo staff sono impegnati a cercare il "malaffare" siciliano e a "mangiugghia”; i giovani? ancora girovagano storditi per quel parapiglia che hanno combinato con i bandi e continuano a scappare dalla sicilia; i deputati? Scorrazzano e si godono felicemente altri 3 anni di sussidi; il giornale di Sicilia? spera che i “privilegi” dei regionali non si sistemino mai così aumenta l’audience; tra qualche mese cambieranno gli assessori è saremo tutti felici e contenti… evviva stiamo vincendo la rivoluzione!
Salvo .L
23/01/2015 14:15
Caro Assessore perchè prima non si aboliscano i veri privilegi, quelli di chi si porta a casa stipendi da nababbi, e poi si apra una contrattazione seria con i sindacati per discutere di tutto, non solo di permessi sindacali e giorni di malattia.
joseph
23/01/2015 14:57
forza Baccei, i precari e i disoccupati sono tutti con te, solo in sicilia esistonto ancora tutti questi privilegi e i risultati purtroppo sono agli occhi di tutti. la Sicilia è fallita, un pò di giustizia non farebbe per niente male:
giuseppe
23/01/2015 16:39
Certo giustizia creando altri precari poveri e disoccupati. Almeno i siciliani saremo tutti allo stesso livello!!!!!!
giovanni
23/01/2015 16:44
Tutti sul lastrico e così giustizia è fatta.
giorgio
23/01/2015 18:31
Perchè speri che con tutti questi tagli i precari saranno stabilizzati? Che i disoccupati troveranno lavoro? Che gli asini voleranni. Ci saranno tanti altri delusi:
Fabio
23/01/2015 15:28
Ma degli esterni agli uffici di gabinetto, degli incarichi in società partecipate inesistenti ai propri segretari, di comandati poi assunti alla regione come dirigenti, di assessori esterni, di consulenti assolutamente inutili, di professionisti assunti a part time (così hanno potuto mantenere l'attività libero-professionale)per le valutazioni ambientali che si vorrebbero assumere alla regione, ecc. ecc. NON SE NE ACCORGE MAI NESSUNO?
giorgio
23/01/2015 16:41
Meglio colpire le categorie più basse, o forse solo quelle?
Fabio
23/01/2015 15:36
Ahhh dimenticavo....e il suo stipendio da Assessore ESTERNO, con 90 deputati eletti in Sicilia, chi glielo paga??????
franco
23/01/2015 17:19
Invidia sociale...Una volta non era cosi, il degrado e il disagio a questo ci hanno portato. Io sono fiero di fare onestamente il mio lavoro, di essermelo conquistato vincendo un concorso quasi 30 fa , di avere studiato per potervi partecipare. Alla Regione Siciliana, e malgrado tutto lo rivendico con ancora un po di orgoglio...
giobbe
23/01/2015 18:28
ma è mai possibile che non c'è un solo "regionale" che si ponga il problema che ci sono soldi solo fino ad aprile? E' questa la vera spia del problema . Io non ho nulla contro i regionali, ma certo danno l'idea di considerarsi al di sopra di ogni problema. Non mostrano neppure preoccupazione che mancheranno presto i soldi per i loro stipendi e le loro generose pensioni
giorgio
23/01/2015 21:40
Ma caro Giobbe ma il problema non sono solo i dipendenti regionali. Sonoo lo specchietto per le allodole. Gli sprechi sono tanti altri che non sto qui ad elencare, ma a tutti fa comodo additare i dipendenti regionali tanto in questa campagna contro i dipendenti pubblici e utile per sviare l'opinione pubblica da altri problemi a cominciare dalla Sicilia dei dirigenti dell'ARS che sembra siano andati in pensione a 55/57 anni per non subire il taglio dello stipendio e di conseguenza della pensione e ora sono rientrati da esterni. e poi il problema sonoregionali che bene o male portano a casa uno stipendio per vivere dignitosamente?