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Pecorino sempre più costoso: prezzi raddoppiati in 3 anni

Le quotazioni all'ingrosso del formaggio stanno per sfondare i 9 euro al chilo, un valore addirittura superiore per la prima volta nella storia a quelle del Parmigiano Reggiano

ROMA. Volano al massimo storico i prezzi del pecorino, spinti dall'aumento del valore delle esportazioni del 10 per cento, con la migliore performance tra tutti i prodotti agroalimentari Made in Italy.

È quanto afferma Coldiretti, nel rilevare che le quotazioni all'ingrosso del Pecorino romano stanno per sfondare i 9 euro al chilo, un valore addirittura superiore per la prima volta nella storia a quelle del Parmigiano Reggiano.

Una tendenza destinata a consolidarsi nel 2015 - stima la Coldiretti - anche per effetto del tasso di cambio euro/dollaro che favorisce le esportazioni negli Usa, dove è diretta quasi un terzo della produzione nazionale di pecorino romano dop.

Si è verificata - spiega la Coldiretti - un progressiva escalation del prezzo del Pecorino Romano che è praticamente raddoppiato negli ultimi tre anni, a partire dal 2011 quando era fissato a 4.8 euro al chilo.

«Un cambiamento significativo per l'Italia» - osserva la Coldiretti - dove ci sono 6,2 milioni di pecore allevati e circa 700mila capre, che pascolano soprattutto in Sardegna dove si allevano 3,2 milioni di pecore, in Sicilia (770mila), nel Lazio (630.000) e Toscana (420.000) anche se allevamenti sono presenti lungo tutta la penisola.

Secondo Coldiretti, se il prezzo del latte seguisse il trend del Pecorino dovrebbe essere pagato ai pastori a non meno di 1,15 euro al litro nel 2015, «il che consentirebbero almeno di coprire i costi di produzione in continuo aumento».

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