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Petrolio e Grecia affondano i mercati, avvio nervoso per le borse europee

Avvio di seduta nervoso per Piazza Affari, che azzera i rialzi segnati in apertura a causa delle vendite che continuano a colpire l'Eni

MILANO. Avvio di seduta nervoso per Piazza Affari, che azzera i rialzi segnati in apertura a causa delle vendite che continuano a colpire l'Eni (-1,05%), sotto pressione per il calo del prezzo del petrolio. Il Ftse Mib si muove attorno alla parità (-0,02%): deboli i bancari con Ubi (-0,61%) e Mediobanca (-0,69%), venduta anche Finmeccanica (-0,81%) e Tod's (-1,22%). Tengono Enel (+1,86%), Egp (+1,80%) e Telecom (+1%).

Avvio nervoso per le borse europee che falliscono il rimbalzo e oscillano attorno alla parità mentre il petrolio continua a scendere e restano le preoccupazioni sulla Grecia. A Londra il brent aggiorna i minimi dal 2009 perdendo l'1,79% a 52,16 dollari al barile mentre il Wti cede l'1,58% a 49,25 dollari. Milano cede lo 0,5% appesantita dall'Eni (-1,2%). In rosso anche Madrid (-0,50%), Parigi (-0,14%) e Londra (-0,14%) mentre Francoforte azzera i rialzi dell'apertura.

E si estende alle borse asiatiche l'ondata ribassista generata dall'inarrestabile crollo del prezzo del petrolio e dalle tensioni sulla Grecia. Dopo i tonfi dei listini europei e la seduta difficile di Wall Street, Tokyo ha ceduto il 3,02%, Taiwan il 2,43%, Seul l'1,74% e Sydney l'1,57%. Hong Kong e Mumbai, ancora in contrattazione, perdono l'1,25% e il 2,15% mentre limita i danni Shanghai.

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