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Ilva, il governo dà il via libera per il rilancio: 2 miliardi per lo stabilimento

Nel decreto del governo 800 milioni per il porto e oltre un miliardo per il progetto ambientale

ROMA. Il Cdm della vigilia di Natale ha dato il via libera al decreto per Taranto e l'Ilva. Risanamento e rilancio dell'Ilva attraverso il passaggio all'amministrazione straordinaria entro gennaio e un intervento pubblico a tempo (da 18 a 36 mesi). Trenta milioni di fondi per un centro di ricerca sui tumori, in particolare sui tumori infantili che si realizzerà nell'ospedale di Taranto.

Ottocento milioni per il rilancio del Porto e del territorio "con attenzione ai suoi aspetti culturali", nonché le bonifiche e le opere collegate alla riqualificazione. Un miliardo e "qualche centinaia di milioni a seconda delle stime" per realizzare il Piano ambientale previsto dall'Aia. Il decreto per Taranto prevede così investimenti per oltre 2 miliardi. Per l'Ilva, ha detto Renzi, "avremo la possibilità di utilizzare la Marzano come per Alitalia nel 2008 con risultati spero migliori". Con l'arrivo dell'amministrazione straordinaria all'Ilva ci saranno con ogni probabilità tre commissari.

Il provvedimento varato dal governo per l'Ilva è «utile all'intera produzione siderurgica del Paese, oltre a Taranto». Così il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, dopo l'ok del Cdm al decreto, aggiungendo che il 29 dicembre «incontrerà il ministro, Federica Guidi, per una informativa ai sindacati metalmeccanici».
«Il Governo ha accolto la nostra reiterata richiesta di un intervento pubblico per l'Ilva: è un fatto decisamente positivo», ha affermato invece il segretario generale della
Uil, Carmelo Barbagallo.

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