
PALERMO. Meno di 48 ore di tempo per provare a evitare che lo Stato si riprenda circa 500 milioni inizialmente destinati alla Sicilia. Quello che fino a qualche giorno fa era solo un allarme lanciato dall’opposizione, Forza Italia in primis, è stato confermato dal direttore regionale della Programmazione Vincenzo Falgares.
Tutto nasce dalla legge di Stabilità in corso di approvazione a Roma. L’articolo 12 prevede che lo Stato finanzi l’abbattimento degli oneri contributivi a vantaggio delle imprese che assumono a tempo indeterminato. E per finanziare questa manovra si attingerà alle risorse denominate Pac che le Regioni non hanno speso entro la data del 30 settembre scorso. «La formulazione della norma - ha detto Falgares venerdì durante un convegno all’Ars - non è chiara ma per la Sicilia il sacrificio può valere da un minimo di cento a un massimo di oltre 500 milioni».
Il direttore della Programmazione ha anche sottolineato che queste somme sono state messe a disposizione solo nel corso del 2014 e dunque non è clamoroso che non siano state ancora spese.
L’Anci, l’associazione dei sindaci guidata da Leoluca Orlando, ha scritto una lettera al sottosegretario Graziano Delrio per chiedere una marcia indietro sul provvedimento, che tuttavia verrà votato domani. Per questo motivo i sindaci hanno anche fatto appello a tutti i deputati siciliani perchè presentino e facciano approvare emendamenti che correggono gli importi a carico della Regione.
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1 Commento
Giuseppe Pizzino
08/12/2014 12:35
La Regione Siciliana continua a indebitarsi al ritmo di € 2 miliardi l’anno, così è stato con Armao nel 2011/2 così è stato con Bianchi nel 2013/4, così sarà con Baccei nel 2015. Nulla cambia, nulla cambierà continuando a fare gli stessi errori: utilizzare le risorse finanziare per pagare spesa corrente a danno degli investimenti destinati alla crescita, allo sviluppo. Lombardo e Crocetta, era ed è Presidenti proforma, pupi nelle mani di Monti prima, Bersani/Renzi ora. La matematica non fa sconti: € 4 miliardi di debiti ha prodotto Armao come Bianchi. Debiti per € 8 miliardi in quattro anni, altri € 2 miliardi si aggiungeranno nel 2015 con Baccei/Renzi. In cinque anni debiti per € 10 miliardi che vanno distribuiti “democraticamente” tra MPA, Forza Italia, UDC, PD, M5S, Articolo 4, Grande Sud, Megafono, Musumeci, NCD, in cinque anni, tutti hanno dato il proprio contribuito per distruggere una generazione di giovani siciliani. Questo è il Modello Sicilia, moto perpetuo.